Il responsabile della campagna per il No al referendum sugli accordi di pace in Colombia, l’ex senatore Juan Carlos Vélez, ha rivelato la «strategia vincente» suggeritagli «dagli strateghi di Panama e Brasile» : non spiegare gli accordi, ma centrare il messaggio «sull’indignazione» e sul pericolo che la Colombia «diventasse come Cuba o il Venezuela». Una campagna finanziata con 1.300 milioni di pesos da 30 grandi committenti e 30 imprese colombiane. Come la Ardilla Lulle, tra i più grandi gruppi industriali colombiani e dell’America latina - produce beni e alimenti e possiede vari media come Rcn Television e Ntn24. Carlos Ardila...
Internazionale
I grandi gruppi industriali contro gli accordi di pace
La trattativa di Cartagena. Uribe accettò di mediare ma poi volle condizioni mai poste ai suoi amici paramilitari