Sono stati appena 7.767 i nuovi casi di Covid-19 registrati ieri in Italia su 112.962 test, un dato che inevitabilmente risente delle vacanza appena terminate e dei pochi tamponi effettuati. Il numero dei decessi invece è sempre sostenuto: 421 registrati ieri. L’indice di positività è stato del 6,9%. È aumentato il numero di ricoverati: nei reparti ordinari 552 pazienti in più portando il totale a 29.337; in terapia intensiva più 6 unità, 3.743 in tutto. Isolamento domiciliare per 522.625 persone. La regione con il maggior numero di nuovi positivi è stata il Lazio (1.120) seguito da Piemonte (852) e Campania (846). Palermo zona rossa a partire da oggi fino al 14 aprile.

Sul fronte vaccini, Astrazeneca ha annunciato l’ennesima dilazione nelle consegne: il 14 aprile arriveranno 175mila dosi e non le 340mila previste. Un taglio del 50% che verrà recuperato il 16 e il 23 aprile. Nei frigo della penisola ieri risultavano ancora il 46% di dosi Astrazeneca non somministrate su 4.098.800 consegnate. Negli hub vaccianali di Napoli ieri in molti hanno chiesto un siero differente, non fidandosi di quello anglo svedese, rallentando così la fila. In Sardegna circa il 30% dei prenotati con Astrazeneca non si è presentato all’hub di Cagliari, soprattutto insegnanti.

Entro oggi è previsto l’arrivo alle regioni di 1,5 milioni di dosi Pfizer che si sommano alle 680 mila di Moderna, utili per accelerare l’immunizzazione di over 80 e fragili. Dal commissariato straordinario l’invito a spingere sull’acceleratore per recuperare il ritmo basso di Pasqua. «I dubbi su Astrazeneca rischiano di azzoppare la campagna vaccinale» ha però sottolineato l’assessore regionale del Lazio, D’Amato. Per ora la campagna arranca: oltre 3,5 milioni hanno avuto due dosi, quasi 8 milioni una.

Se decessi e ricoveri non lasciano tranquilli, i governatori leghisti hanno fatto il punto in vista dell’incontro con Draghi di domani. Si parlerà di Recovery fund ma anche di pandemia e la Lega con i suoi amministratori spinge per programmare le riaperture: via libera a cinema e teatri con il contingentamento, ristoranti aperti a cena nelle regioni con dati da zona gialla, locali aperti fino alle 18 anche in zona arancione ma con tavoli distanziati all’esterno, via libera agli sport che si praticano da soli. Salvini ha anche proposto un aggiornamento dei protocolli per negozi, palestre, stadi, cinema e teatri. La dem Malpezzi: «I dati epidemiologici indicano la direzione in cui andare».