Qui al Cohousing, a inizio Giugno , Orosia organizza i Giochi di Primavera :” per salutarci per l’Estate, per non perdere memoria del giocare della nostra infanzia”. Sono gioco a squadre, maestosamente chiamato torneo, all’aria aperta, per ogni età. E dopo volano e croquet, quest’anno è stato la volta di “volley” con palla leggerissima .I tornei annuali insieme ai convegni su “stili e progetti divita”sono, ad oggi, i due eventi importanti del Progetto Orosia, che comprende il Cohousing, l’azienda agricola , ed un centro studi sulle relazioni. Il gioco è antico, di umani e animali e, non lo sappiamo ancora, ma forse di piante, montagne, mari. Il gioco è curiosità, sperimentazione, disponibilità al rischio, scoperta, fantasia, mito. E’ uno sguardo particolare nello stare al mondo. E qui al cohousing, stasera, è ancora gioco: guarderemo con amici gli Europei di calcio: Italia-Germania ,a tifare Italia, dentro quel gioco dove ci sentiremo tutti magicamente insieme ”. Dicono i bambini:”giochiamo ai cow-boy e agli indiani”. Il gioco è metafora, fatto di segnali che indicano altro, del “come se”. Richiama a simboli ed i simboli richiamano a idee ed idee richiamano a utopia: gioco del “come se” possibile un mondo migliore. C’è un libro di Irene Bignardi (Feltrinelli, Milano 2003) : “le piccole utopie”. Parla di sette viaggi, in luoghi utopia, che si possono visitare e conoscere. Sette storie. “Visva Baharati”o “voce universale”, è la scuola di Tagore in India, di classi,religioni e razze diverse. Nella città di Arcosanti di P.Soleri nel deserto dell’Arizona, automobili escluse, si respira aria di umanità diversa.Il Monte Verità, sopra Ascona è la storia di una comunità utopistica del primo novecento, oggi sede di importanti eventi letterari e artistici, Yaddo, è una comunità nata nel 1900 a nord dello stato di NewYork che coltiva il talento di scrittori, pittori, scultori. Nomadelfia di Don Zeno, a Grosseto, è comunità evangelica di solidarietà e condivisione. Il Costa Rica è storia di uno stato che ha rifiutato l’idea di esercito.l’Esperanto è storia del sogno di una lingua universale. Sono utopie, non nel senso di modello alternativo di società che per esistere distrugge l’esistente, ma come luoghi che nutrono e sostengono idee, progetti, speranze per un modo migliore di stare con gli altri e per gli altri, “piccole” nelle dimensioni e che forse anche per questo si sono realizzate. Racconto queste cose agli altri mentre prepariamo cena e aspettiamo gli amici per la partita, ma l’ Ernesto e il Pier si innervosiscono al minimo sentore di fanatismo ,di settarismo. Dicono: “sono giochi pericolosi” Risponde Lola “c’è gioco e gioco” .E inforniamo la pizza nella nostra piccola piccola utopia.