Finalmente educatori e insegnanti hanno a disposizione uno strumento fino a ora assente in lingua italiana: un manuale pratico di «didattica ludica». Se infatti non mancavano testi con analisi anche approfondite sul gioco (e videogioco) all’interno di contesti educativi, non c’era uno strumento paragonabile a un libro famoso tra gli addetti ai lavori come Libraries Got Game di Brian Mayer e Christopher Harris pubblicato nel 2010 dalla American Library Association, che guidasse gli insegnanti e tutti coloro che hanno ruoli educativi (come appunto i bibliotecari) all’utilizzo dei giochi, in particolare dei giochi da tavolo, nella concreta attività quotidiana. L’impostazione era quella di un’introduzione teorica all’utilizzo dei giochi da tavolo in ambito educativo e una successiva esposizione di giochi da tavolo rintracciabili nel circuito commerciale da utilizzare nei vari livelli scolastici per supportare determinate materie: ad esempio Ticket to Ride era consigliato per supportare l’insegnamento della geografia a livello di scuola secondaria di primo grado (media).

Nel suo libro recentemente pubblicato: Didattica ludica. Competenze in gioco (Erickson, pp. 190, euro 20), Andrea Ligabue, direttore artistico del «Play» di Modena (il maggiore evento in Italia completamente dedicato al gioco da tavolo, di carte e di ruolo) e formatore di docenti della scuola primaria e secondaria, segue un principio analogo ma, invece di legare ognuno dei giochi da tavolo presentati a una singola materia curricolare, li mette in riferimento allo spettro di competenze che la scuola deve formare che vengono raggruppate in una griglia che comprende: comunicazione, strategia, imparare ad imparare, spirito di iniziativa, relazione, etica e attenzione.

QUESTA GRIGLIA viene aggiunta alle indicazioni di esecuzione di ogni gioco presentato in dettaglio per guidare praticamente insegnanti ed educatori al suo utilizzo all’interno delle classi o dei gruppi. Ad esempio lo stesso gioco, Ticket to Ride, edito anche in Italia e facilmente acquistabile non solo in negozi specializzati, ma anche in grandi magazzini che abbiano una sezione dedicata, viene consigliato dalla quarta classe della primaria in su per sviluppare competenze relative all’imparare a imparare, allo spirito d’iniziativa, alla comunicazione e alle competenze sociali.

PENSANDO principalmente all’utilizzo in classe, Ligabue consiglia sistematicamente la creazione di gruppi al posto della partecipazione individuale. Un gruppo di due o tre bambini che deve decidere le mosse di un solo giocatore permette di sviluppare, oltre alle competenze insite nelle meccaniche dei giochi, anche le capacità di coordinarsi e lavorare in collaborazione. In più ogni singola scheda degli oltre 15 giochi presentati in dettaglio offre indicazioni e suggerimenti su come e in che contesto utilizzarli, offrendo anche possibili varianti alle regole per meglio adattarli all’uso didattico. Il merito maggiore del libro è quello di mostrare come il gioco da tavolo offra straordinarie possibilità per sviluppare le competenze in modo contemporaneamente sfidante, divertente e collaborativo.