La decisione infine è stata presa, il Festival internazionale di cinema di Rotterdam si svolgerà online dal 26 gennaio al 6 febbraio. Troppe le incognite legate al lockdown scattato in Olanda la scorsa domenica, con la conseguente chiusura dei cinema e dei negozi non essenziali almeno fino al 14 gennaio. Il festival ha rilasciato una dichiarazione in cui «riconosce l’impatto di questa decisione critica, che sentiamo fortemente e che colpisce la nostra comunità di registi, il pubblico e i partner». Ulteriori informazioni verranno fornite in seguito, ma è già stato comunicato che il programma verrà «ridimensionato»: una selezione di film sarà visibile per il solo pubblico olandese e un’altra per la stampa e gli addetti ai lavori. Ancora da capire dunque se si seguirà il modello dell’anno scorso, in cui diverse sezioni vennero cancellate dalla versione online del festival, con una parte del programma spostata a giugno per un ulteriore appuntamento in presenza. Diversi film selezionati erano stati già annunciati, di cui molti appartenenti proprio a quelle sezioni che l’anno scorso furono cancellate ovvero Bright Future dedicata ai registi giovani ed emergenti, i corti e mediometraggi, i «focus» tesi ad approfondire il percorso di un cineasta.
Questi ultimi per l’edizione del 2022 sarebbero dovuti essere incentrati sul regista cinese Qiu Jiongjiong, la musicista e filmmaker americana Amanda Kramer e l’animatore giapponese Yuasa Masaaki. Tra i film italiani era prevista, nella sezione Bright Future, la prima mondiale di I morti rimangono con la bocca aperta di Fabrizio Ferraro, regista che il festival di Rotterdam ha programmato già in passato.

ATTUALMENTE la decisione drastica del governo olandese non ha epigoni in Europa anche se la Danimarca, invece di optare per il lockdown, ha scelto di chiudere i luoghi della cultura e lo stesso farà il Belgio a partire dal 26 dicembre. Quella di Rotterdam è una decisione che sembra quindi inaugurare nuovamente la stagione dello spostamento online dei festival, l’incognita si concentra ora sulla Berlinale, in programma dal 10 al 20 febbraio. Il governo tedesco ha messo in campo nuove restrizioni ma non ha chiuso i cinema e i teatri, il festival ha confermato di essere al lavoro per proporre l’appuntamento in presenza.