I seggi nello stato della Georgia si sono chiusi alle 19 (Ora di Washington), e tre ore dopo il risultato era già chiaro: il senatore democratico Raphael Warnock ha vinto il ballottaggio, sconfiggendo il repubblicano Herschel Walker e dando così ai democratici un 51esimo seggio al Senato contro i 49 dei repubblicani.

In uno stato che ha riconfermato la scelta di avere come governatore un sincero repubblicano come Brian Kemp, Warnock ha vinto senza demonizzare gli avversari, consapevole che buona parte dell’elettorato ha ancora fiducia nel Gop ma che allo stesso tempo lo stato sta cambiando, e che la Georgia si può ormai considerare legittimamente uno stato in bilico, e non più una roccaforte repubblicana.

La parabola politica compiuta dalla Georgia negli ultimi anni è esemplare: lo stato era ormai considerato perso dai democratici, e l’establishment del partito aveva rinunciato perfino alla sola idea di limitare l’ascesa repubblicana. E’ stato solo grazie ad anni di lavoro capillare delle associazioni di base, prima fra tutte Fair Fight, fondata da Stacey Abrams, che la Georgia è diventata un modello politico per tutto il partito, un modello che può essere replicato.

Durante i mesi di campagna elettorale, Warnock ha lasciato al suo sfidante i toni incendiari, le bizzarrie politiche, il complottismo rabbioso, l’accanimento contro temi come il diritto all’aborto e i diritti Lgbtq, tutto il repertorio Maga, Make America Great Again, che contraddistingue Trump e i candidati da lui sostenuti.

Durante tutta questa lunghissima campagna elettorale il senatore democratico ha usato le cadenze e la retorica che ha affinato in anni di lavoro come pastore della Ebenezer Baptist Church di Atlanta, lo stesso tono usato per il suo discorso di accettazione. 

“Io sono la Georgia – ha detto Warnock –  Io sono un esempio e un’iterazione della sua storia, del suo dolore e della sua promessa. (…) Il voto è come una preghiera, è la fede che diventa azione”.

Il senato, in tutta la sua storia, ha visto solo 11 senatori afroamericani (su 2mila eletti)

Con sei anni davanti a sé al Congresso, Warnock farà parte di un gruppo incredibilmente piccolo, perché delle oltre 2.000 persone che hanno prestato servizio nel Senato degli Stati Uniti, solo 11 erano nere, e degli attuali 100 membri del Senato, solo 3 sono afroamericani: Warnock, Cory Booker, democratico del New Jersey,  e Tim Scott, repubblicano della Carolina del Sud.

Adesso, con il ciclo di medio termine del 2022 finalmente giunto al termine, i repubblicani guardano alle presidenziali del 2024 e si trovano a dovere affrontare  l’arduo compito di cercare di convincere i propri elettori che votare in anticipo, o per posta, checché ne dica Trump, è in realtà il modo migliore, e un modo sicuro per partecipare alle elezioni.

La demonizzazione del voto anticipato fatta da The Donald lascia troppo spazio al caso durante il giorno delle elezioni; il giorno del voto in Georgia, ad esempio, è stato in parte penalizzato dal maltempo, e la prospettiva di lunghe file sotto la pioggia ha scoraggiato una parte di elettori, per lo più repubblicani.

Il Gop ha cercato disperatamente di incoraggiare i suoi elettori a votare per posta all’inizio del ballottaggio, consapevoli che le affermazioni dell’ex presidente, secondo cui ciò avrebbe aiutato le frodi elettorali, sono del tutto infondate, ma senza risultato.

Spike Lee a sostegno di Warnock, foto Ap

Mentre Walker concedeva la vittoria a Warnock dicendo “abbiamo organizzato una lotta incredibile’, sul palco con Warnock, ad aspettare il risultato, c’erano anche il sindaco democratico di Atlanta Andre Dickens e il regista Spike Lee, il quale, mentre venivano contati i voti, ha sottolineato: “Siamo in un momento cruciale della storia”. 

Non è stata la prima apparizione del regista al fianco del senatore, così come avevano fatto diverse figure di spicco della comunità afroamericana e del partito democratico che vede nel pacato, affabulatore e moderato Warnock un’altra stella nascente della nuova leadership del partito.

Subito dopo i risultati, Joe Biden ha telefonato a Warnock per congratularsi con lui, e poco dopo il presidente ha scritto su Twitter:”Stasera gli elettori della Georgia hanno difeso la nostra democrazia, rifiutato l’Ultra MAGAismo e, cosa più importante: hanno rimandato un brav’uomo al Senato”.