Avete mai contratto debiti che non siete mai riusciti ad onorare? Non stiamo parlando di debiti contratti con un cravattaro, ché allora non la raccontereste. Parliamo di debiti contratti con qualche conoscente o amico. Niente paura, continuate pure a vivere senza ambasce. Dovrete innanzitutto curare sempre la vostra persona. Una dentatura sana si schiude sempre, ad esempio, in una risata cristallina e rassicurante. Una stretta di mano poderosa, un abbigliamento a tratti elegantuolo, una pettinatura curata. Questi accorgimenti, unitamente ad un invidiabile aplomb, faranno di voi un debitore rispettabile, una persona che aspetta da tempo quel tal bonifico che, sacripante, non arriva mai! ma che ispira fiducia nel creditore il quale, parimenti, e per ovvie ragioni, vi vuole vivo e vegeto. È il vostro colorito roseo, le vostre capacità affabulatorie, la vostra scienza universale -dovrete saper parlare, quanto basta, di politica, di attualità e, perché no?, di argomenti culturali i più disparati- a fare di voi una persona affidabile e sulla quale si potrà sempre contare e che, è certo, prima o poi rientrerà. Qualche creditore, vista la bella persona che mettete in mostra, potrà anche affezionarvi a voi, alcuni diventeranno vostri intimi amici, saranno compartecipi dei vostri casi e si dichiareranno disponibili all’ennesima dilazione. Potreste anche incontrare creditori che, a fronte di una certa somma, si accontenteranno di un pagamento in natura. Giacendo con la vostra bella moglie, ad esempio. A parte che bisognerà appurare che vostra moglie sia bella ma, suvvia, questo farebbe di voi un prosseneta e, di conseguenza, una persona eticamente ripugnante (per quanto,a pensarci bene, il film Proposta indecente ha fatto un po’ da apripista). Questi appena descritti sono solo alcuni degli accorgimenti che abbiamo trovato in un piccolo libro, godibilissimo e divertente, e colto: L’arte di onorare i debiti e pagare i propri debitori senza scucire neanche un centesimo esposta in dieci lezioni.La cosa più intrigante è l’autore del baedecker, un tal…Honoré De Balzac. Dice nulla? L’insuperabile autore di La commedia umana aveva accumulato nel tempo una montagna di debiti in virtù di sballate speculazioni. Sapevamo quindi della cronicità dei suoi problemi economici ma ignoravamo che avesse aguzzato l’ingegno ad uso e consumo, anche, dei suoi compagni di sventura. Quando il libro uscì, nel 1827, per la prima e l’unica volta, non dovette incontrare il favore dei commercianti ma nell’introduzione il grande scrittore si premurò di precisare che lo stesso era da intendere a difesa dei diseredati e non dei manigoldi. Artefice di questa riscoperta è un piccolo editore, la NOVA DELPHI, che licenzia oggi il pamphlet con una veste grafica vintage, pregevole e ammiccante, per la prima volta tradotto in italiano con valentìa autorale da Antonella Costa e Yann Choderlos de Laclos.