I Brasiliani a Roma promuovono una manifestazione contro il Golpe a Dilma Rousseff. L’apputamento è per oggi alle 17,30 a Piazza Vidoni, nei pressi di Largo di Torre Argentina. Lo scorso 12 maggio il Senato del Brasile ha approvato il giudizio politico contro la presidente, accusata di aver cambiato destinazione a voci del bilancio statale. Rousseff è stata così sospesa dall’incarico per sei mesi, durante i quali verrà istruito il processo nei suoi confronti, inconsistente e pretestuoso secondo autorevoli giuristi internazionali.
Le sinistre denunciano il golpe parlamentare, già messo in atto in passato contro i legittimi presidenti, sia in Honduras (2009) che in Paraguay (2012). Un procedimento in spregio alla volontà di oltre 54 milioni di brasiliani che hanno votato per Rousseff rinnovandole il mandato.

Da Roma, i brasiliani promotori della manifestazione denunciano il governo-farsa del golpista Michel Temer, ex vice di Dilma e “burattino di Washington”, come evidenzia anche un cable di Wikileaks. Tra i nuovi ministri – banchieri, imprenditori e uomini di opposizione – ben sette sono indagati per corruzione. Nel nuovo governo sono stati eliminati i ministeri per la Parità di genere, quelli a carattere sociale, per i diritti e per la Riforma Agraria. Il governo – denuncia ancora il volantino di convocazione – ha già annunciato le contro-riforme delle pensioni e del lavoro. Quello della Giustizia “ha paragonato le manifestazioni di massa che si susseguono ad azioni di guerriglia, sostenendo che come tali devono essere trattate. Il neo pentecostalismo fondamentalista assedia il ministero dell’Educazione e quello della Sanità. Un programma oscurantista e di stretto rigore neo-liberista”.

Attraverso la strategia del golpe parlamentare, preceduto da una campagna di discredito amplificata dai grandi media, le forze conservatrici cercano di riconquistare governi e potere in America latina: “con l’appoggio dell’Amministrazione Obama, che punta inoltre ad indebolire il blocco dei Brics (Brasile, Russia, Cina, India e Sud-Africa).”

Anche il Prc-Se ha condannato “con fermezza il golpe in atto” e ha riaffermato la propria solidarietà al Partito dei lavoratori (Pt), al Partito Comunista del Brasile (PCdoB), ai movimenti sociali e alle forze progressiste che si sono schierate contro il golpe e che manifestano nelle piazze.

Il Prc-Se ha aderito alla manifestazione dei Brasiliani a Roma e ha invitato “militanti e sinceri democratici” a mobilitarsi.

Anche le donne che partecipano alla Rete di solidarietà al Venezuela bolivariano, Caracas ChiAma hanno diffuso un comunicato di sostegno a Dilma Rousseff, denunciando il “femminicidio simbolico” e la strategia del golpe istituzionale.