La Germania apre di nuovo le porte al colosso cinese Huawei sul 5g, almeno formalmente.

Nella giornata di ieri è arrivato l’ok del gabinetto della Grosse Koalition, la coalizione guidata da Angela Merkel, sull’uso della tecnologia Huawei nelle reti di quinta generazione con l’approvazione della “IT-Sicherheigesetz”, la legge sulla sicurezza informatica.

A una condizione. Le aziende dovranno fornire garanzie sulla sicurezza delle tecnologie, sottoposte anche a una valutazione politica dell’affidabilità di chi le produce.

Ora, il disegno di legge deve essere approvato dal Bundestag. Ma il licenziamento del provvedimento, che formalmente impone un controllo più rigoroso sui componenti e tecnologia, limiterebbe l’esclusione dei fornitori considerati ad alto rischio dalle reti 5g del Paese.

L’obiettivo ufficiale della norma è la difesa dagli attacchi informatici, tanto che nel testo non è citato Huawei, principale produttore mondiale di apparecchiature per le telecomunicazioni con un fatturato di 123 miliardi di dollari nel 2019.

Lo si potrebbe considerare un espediente, da leggere in ottica geopolitica e commerciale. Il governo tedesco non vuole formalizzare l’esclusione delle tecnologie Huawei dal Paese, nonostante le pressione esercitate dall’amministrazione del presidente Usa Donald Trump.

Gli Stati Uniti ritengono che le tecnologie di Huawei possano essere utilizzate dalla Cina per spiare e rubare informazioni sensibili, ponendo una minaccia economica e alla sicurezza per gli Usa e i suoi alleati. Il dibattito su Huawei è infatti legato al potere esercitato dal governo di Pechino sulle aziende cinesi.

Le norme sulla sicurezza interna della Cina impongono alle imprese nazionali di condividere le informazioni sensibili di cui sono in possesso con le autorità cinesi.

Accuse negate da Huawei, che ha invece accolto positivamente il progetto di legge. L’introduzione del 5g – come recita una dichiarazione dell’azienda cinese – determinerà standard di sicurezza più elevati e uniformi per tutti i fornitori.

Quando il governo tedesco ha pubblicato una bozza del disegno di legge all’inizio di questo mese, il ministro dell’Interno Horst Seehofer ha chiarito che il governo cerca di creare una base giuridica che affronti i problemi di sicurezza della rete in un mercato aperto a tecnologie competitive.

Ma soprattutto la legge, implicitamente, tutela tutti i rapporti economici e commerciali in atto con il gigante asiatico. La Germania è il più grande partner europeo della Cina, dove esporta i principali marchi automobilistici tedeschi.

Il disegno di legge, al momento, è una vittoria per la cancelliera Angela Merkel, che si è sempre opposta a bandire i singoli fornitori stranieri, soprattutto per tutelare le aziende statali a non sostenere ulteriori spese. Le tedesche Deutsche Telekom, Vodafone e Telefónica da tempo sono al lavoro con Huawei sull’infrastruttura delle reti di quinta generazione nel Paese.

La misura, quindi, è pensata anche per limitare l’impatto economico delle imprese tedesche, già provate dalla crisi economica derivante dalla pandemia.