Michel Houellebecq, lo scrittore autore de Le particelle elementari, La carta e il territorio (premio Goncourt nel 2010) e di Sottomissione, il romanzo uscito ieri in Francia, è stato posto sotto protezione dalla polizia francese. Il suo volto campeggiava sull’ultima edizione di Charlie Hebdo. «Le predizioni, diceva la vignetta, del mago Houellebecq, nel 2015 perderò i denti, nel 2020 farò il ramadan», alludendo ai contenuti del suo ultimo romanzo, nel quale lo scrittore francese immagina una Francia governata dai Fratelli musulmani.

All’interno del magazine, c’è anche una positiva recensione al suo libro da parte dell’economista e opinionista Bernard Maris, ucciso dai killer che hanno fatto irruzione nella redazione di Charlie Hebdo. La polizia parigina ha deciso di prendere precauzioni anche presso i locali della casa editrice Flammarion (nel centrale quartiere latino della capitale), che pubblica Sottomissione in Francia, posti prima sotto sorveglianza speciale, poi evacuati per motivi di sicurezza.

E mentre il suo libro sembra destinato a dover battere i record di vendite in Germania, dove uscirà il 16 gennaio (in Italia l’uscita è prevista per il 15 gennaio), oggi lo scrittore francese sarà presente su un’altra prima pagina, quella del Nouvel Observateur dove nel corso di un’intervista afferma di essere «sopravvissuto a tutti gli attacchi».

Houellebecq ha ribattutto a chi lo accusa di alimentare l’islamofobia: «Non trovo esempi di romanzi che abbiano cambiato il corso della storia. È altro che cambia il corso della storia, sono stati alcuni saggi, come il manifesto del Partito comunista, non i romanzi. Quando scrivo non evito di trattare un argomento solo perché so che sarà polemico»