Verrà inaugurata da una delle comiche di Leo McCarey con Stanlio&Ollio, Liberty (1929), la selezione della Piazza Grande del 71esimo Festival di Locarno (1 – 11 agosto). Il film del grande regista e sceneggiatore americano, a cui il Festival dedica una retrospettiva curata da Roberto Turigliatto, verrà infatti proiettato subito prima del film d’apertura: Les Beaux Esprits di Vianney Lebasque.
Nel concorso internazionale – la giuria è presieduta da Jia Zhang-Ke e ne fanno parte Emmanuel Carrère, Isabella Ragonese, Tizza Covi e Sean Baker – vedremo il nuovo film di Alberto Fasulo dopo Tir e Genitori: Menocchio, ambientato nell’Italia del cinquecento durante la controriforma, dove il protagonista viene arrestato e processato per eresia dalla Santa Inquisizione.

E in concorso ci sarà anche Hotel by the River di Hong Sangsoo – «terza volta a Locarno» per il regista sudcoreano sottolinea il direttore appena appuntato alla direzione della Berlinale Carlo Chatrian – «Un racconto d’inverno in cui un anziano signore si divide tra i suoi figli e due giovani donne, incontrate per caso lungo un fiume».
Il regista del documentario Iraq Year Zero Abbas Fahdel presenterà invece Yara – protagonista un’adolescente che vive insieme alla nonna in una valle isolata del Libano. E in concorso anche l’opera seconda del quebecchese Philippe Lesage: Genèse, ambientato in un collegio fra protagonisti, e i loro primi amori, appena più grandi dei bambini del suo esordio nel cinema «di finzione», Demoni.

«Tra le novità di quest’anno – dice ancora Chatrian – anche una serie televisiva in Piazza Grande: la firma Bruno Dumont, a cui diamo il Pardo D’onore». È Coincoin et les Z’inhumains, seguito della sua miniserie del 2014 P’tit Quinquin con i protagonisti «un po’ cresciuti o invecchiati, alle prese stavolta con gli extraterrestri». In piazza Grande vedremo anche il nuovo film di Spike Lee vincitore quest’anno del Gran premio della giuria a Cannes – BlackKklansman – e Pajaros de Verano di Cristina Gallego e Ciro Guerra, anch’esso a Cannes nella selezione della Quinzaine.

Ci saranno poi L’ospite di Duccio Chiarini, racconto della fine di una storia d’amore, e Blaze: il nuovo film da regista di Ethan Hawke – che a Locarno riceverà l’Excellence Award – presentato all’ultima edizione del Sundance e incentrato sulla vita del musicista country Blake Foley. E ancora un film italiano: Un nemico che ti vuole bene di Denis Rabaglia.
Quattro gli omaggi: ai fratelli Taviani, dei quali dopo la scomparsa di Vittorio lo scorso aprile viene proiettato Good Morning Babilonia in versione restaurata dal Centro Sperimentale. E poi a Wolf-Eckart Buhler, Claude Lanzmann e Pierre Rissient.

Fra i film selezionati da Cineasti del presente (presidente di giuria il regista Andrei Ujica) ci saranno tra gli altri Chaos di Sara Fattahi, Closing Time di Nicole Vogele, Fausto di Andrea Bussmann, la coproduzione italo-croata Likemeback di Leonardo Guerra Seràgnoli e L’Epoque di Matthieu Bareyre. Nel concorso internazionale Pardi di domani ci sarà il mediometraggio Frase d’arme, di Federico di Corato, mentre fuori concorso vedremo il documentario di Silvano Agosti Ora e sempre riprendiamoci la vita – sul decennio ’68/’78 – e il nuovo film di Costanza Quatriglio: Sembra mio figlio.
E ad accompagnare tutto il Festival i film di Leo McCarey, dalle brevi comiche con Laurel&Hardy a commedie come La mia via e ai capolavori della comicità come La guerra lampo dei fratelli Marx.