Pugno di ferro contro tre dirigenti indiugeni del Consiglio civico delle organizzazioni popolari e indigene dell’Honduras (Copinh). Dopo due giorni di dibattimento, il Pubblico ministero del Tribunale di Intibucà ha chiesto la condanna (con possibilità di misure alternative al carcere) per Aureliano Moliga e Tomas Gómez, e l’ arresto immediato per Bertha Cáceres, coordinatrice del Copinh e dirigente storica di questa organizzazione. Da quasi 6 mesi, il Copinh sta appoggiando la lotta delle comunità Lenca della zona di Río Blanco, nel nord-ovest del paese, che protestano contro il progetto idroelettrico “Agua Zarca”, iniziato dall’impresa a capitale honduregno Desarrollos Energéticos, e realizzato da altre compagnie, tra le quali la contrattista cinese Sinohydro, con il sostegno pieno del governo honduregno di Porfirio Lobo e delle sue principali istituzioni. Le comunità della zona lottano contro la concessione e lo sfruttamento del fiume Gualcarque, per loro sacro e intoccabile, e per la difesa dei loro territori ancestrali, devastati dalle privatizzazioni.