In Honduras sta per iniziare il primo processo della Corte interamericana per i diritti umani sui fatti occorsi durante il colpo di stato del 2009. Allora, venne deposto il legittimo presidente Manuel Zelaya, colpevole di voler aderire all’Alba, l’Alleanza bolivariana per i popoli della nostra America, ideata da Cuba e Venezuela.

La Corte ha accolto la denuncia di un gruppo di cittadini, presentata nel 2010. In questi giorni, sono stati nominati i magistrati competenti per guidare la prima udienza, prevista per il 2 e il 3 febbraio. Intanto, la situazione non migliora in Honduras. L’organizzazione Via Campesina ha denunciato l’irruzione di un gruppo armato che ha sparato contro la sede dell’associazione, e le continue minacce di cui sono oggetto attivisti e contadini «che chiedono una riforma agraria integrale, uguaglianza di genere, sovranità alimentare e sviluppo rurale».

Via Campesina ha subito un attacco analogo durante il golpe del 2009 che provocò allora numerosi morti e scomparsi.