L’Europa? Gli investimenti per rilanciare l’occupazione? Il riorientamento del modello economico in senso ecologico di fronte ai dati drammatici del riscaldamento climatico? Le guerre in corso a due ore d’areo da Parigi, dove la Francia è impegnata in prima linea? Niente. Per non parlare della parola “socialismo”, mai pronunciata. François Hollande ha celebrato il suo mid-term – il 6 novembre, due anni e mezzo di Eliseo – con un intervento in tv, sulla prima rete Tf1 (privata), che ha lasciato interdetta la maggior parte dei 7,8 milioni di cittadini che l’hanno ascoltato. Avrebbe dovuto spiegare dove sta andando la Francia, rassicurare sulle ferite all’identità che qui fanno tanto soffrire e rischiano di tradursi in un voto sempre più massiccio verso l’estrema destra (il Fronte nazionale è già arrivato in testa alle europee), avrebbe dovuto spiegare cosa intende fare per far uscire il paese dalla crisi economica e, soprattutto, il suo elettorato, l’elettorato di sinistra, si aspettava qualche parole di conforto, un discorso per cercare di rimobilitare dei cittadini che hanno votato per un programma e ne vedono imporre un altro, sotto molti aspetti all’esatto opposto delle promesse elettorali del 2012. Avrebbe dovuto spiegare cosa è successo alla diga di Sivens, dove un ragazzo di 21 anni, Rémi Fraisse, è stato ucciso da una granata offensiva lanciata dai gendarmi, in un’azione di repressione di una manifestazione contro i cosiddetti Gp2i (Grandi Progetti Inutili e Imposti), da parte di “zadisti” (militanti delle “zone da difendere”) che lottano per un’economia meno violenta sulla natura. Invece, Hollande si “cramponne”, (al potere?), si “aggrappa” (il termine viene dalle scalate in montagna e – sarà un lapsus? – è usato in modo famigliare per designare il comportamento di uno scocciatore). Deve ancora tenere altri due anni e mezzo, con un’impopolarità-record: ormai il presidente non ha più del 12% di opinioni favorevoli.

Di fronte al presidente, dopo una sequenza un po’ surreale con un giornalista uso a fare interviste sull’ “intimità”, quattro cittadini hanno portato i loro problemi: disoccupazione dei senior e dei giovani, carico fiscale che pesa sulle imprese, servizi pubblici che disertano le zone rurali. Ma Hollande non ha risposte, a parte promettere che le tasse non aumenteranno più e qualche cenno a programmi per senior e per giovani disoccupati. Vaghi riferimenti all’Europa, che “non puo’ avere come obiettivo l’inflazione zero con una crescita zero”. Certo, promette: “non lascero’ agire chi vuole spezzare l’idea di Europa”. Ma il solo progetto è andare avanti con la coppia franco-tedesca, verso un’Europa a più velocità. Concretamente, ha solo affermato che la Francia potrebbe essere candidata all’Esposizione universale nel 2025 e Parigi ai Giochi Olimpici del 2024. Ma Anne Hidalgo, sindaca di Parigi, ha praticamente respinto la proposta o almeno non ha nessuna intenzione di accelerare i tempi e di forzare la mano prima di aver ben valutato e pro e i contro.