Phil Hogan, commissario europeo al Commercio, ha presentato mercoledì sera le dimissioni alla presidente della Commissione, Ursula von der Leyen. Il politico irlandese è stato travolto dal Golf-gate, che in Irlanda ha già fatto perdere la carica al ministro dell’Agricoltura e a un senatore del partito di governo Fine Gael: non hanno rispettato le norme sanitarie imposte agli irlandesi nella lotta al Covid, partecipando il 19 agosto a una cena della Oireachtas Golf Society, a Galway, alla presenza di un’ottantina di persone, mentre la regola impone un massimo di 50 per le riunioni. Inoltre, Phil Hogan non avrebbe neppure rispettato la quarantena che l’Irlanda impone per chi viaggia da paesi a rischio, tra cui è compreso il Belgio, sede della Commissione.

Ursula von der Leyen, che non può esigere le dimissioni, aveva però chiesto un “quadro completo” degli spostamenti di Hogan, per verificare il rispetto delle norme, in seguito allo scandalo sollevato in Irlanda. Il primo ministro irlandese, Michael Martin, che pure non ha nessun potere su un commissario europeo, ha affermato che «Hogan ha minato tutta la politica sanitaria del paese» con il suo comportamento. I Verdi, che dopo mesi di trattative partecipano alla coalizione al potere a Dublino con Fine Gael e Fianna Fail, hanno «perso la fiducia» in Hogan.

Adesso il governo irlandese dovrà scegliere una nuova personalità per occupare la prestigiosa carica di commissario al Commercio, che dovrà affrontare tutta la trafila della nomina e dovrà presentarsi di fronte al Parlamento europeo. Il gruppo dell’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici al parlamento europeo ha chiesto a Dublino di presentare una donna, si parla già della vicepresidente dell’Europarlamento Mairead McGuinness, eurodeputata dal 2004. Per il momento il portafoglio è passato ad interim al vicepresidente Valdis Dombrovskis. Phil Hogan, 60 anni, aveva grandi ambizioni, il suo nome è circolato anche per la presidenza della Wto, l’organizzazione mondiale del commercio.