Tutti gli anni in questa ricorrenza sento la necessità di commemorare la data organizzando alcun incontro pubblico per parlare, informare e anche ricordare une delle tragedie più cruente e vergognose nella storia dell’America Latina. Quest’anno purtroppo e per mancanza di appoggio mi è stato impossibile, anche se alla fine la parola scritta ha anche la sua validità.

Un giorno di marzo nel quale il popolo argentino, allo spuntare del sole, apprende che una giunta militare composta di tre Generali ha destituito un governo legittimamente scelto dal popolo. Un «Golpe» dai tanti che si succederanno nelle decadi degli anni 60\70 in diversi Paesi del Continente; non per caso ma che obbedivano a un piano strategico e diabolico studiato nella «Escuela de las Americas» territorio degli Stati Uniti, denominato «Plan Condor».

La mente creatrice del famigerato piano fu Henry Kissinger, all’epoca emissario politico degli Stati Uniti che convocò nella città di Asunciòn, capitale del Paraguay a tutti capi militari rappresentati dei paesi del Continente. Un incontro destinato a mettere in atto l’organizzazione di un progetto macabro, per evitare che l’esempio di Cuba e il sogno del Che si propagassero in tutto il Continente; ma non voglio entrare nei dettagli dei crimini commessi perché oramai sono a conoscenza di tutti.

Fidel Castro scrisse «La Storia mi assolverà», credo che già è stato assolto anche dai non filo-cubani, invece doloroso è che sia stato assolto Kissinger, considerato meritevole del Premio Nobel per La Pace.

Oggi, politici e giornalisti con capacità di pensiero più elevate delle mie, opinano che questi recenti cambiamenti che stano dando spazio alle destre capitalistiche nel Continente, siano lo stratagemma di un nuovo e più raffinato «Plan Condor». Un complotto che costa meno, non implica arme né morti, basta solo lavar il cervello degli innocenti e degli ingenui facendogli credere che il cambio sarà favorevole e il gioco è fatto, ma fino a quando?…

Il nuovo governo di destra in Argentina ha perso a solo tre mesi del suo insediamento il 20% dei consensi!… poi Venezuela e Brasile, dove si sta manipolato all’impossibile per fermare la strada al Socialismo. Un succedersi di eventi che ci fanno riflettere e pensare che forse il «Condor» se rimetta in piede e inizi a volare.

E, nel finire di queste mie riflessioni, vorrei elevare il mio pensiero ai «Desaparecidos» e a loro famiglie alle quali mi rivolgo per dirgli che il loro lutto è anche nostro, di tutti gli argentini che alziamo la voce per dire: Nunca mas!

Inès Kainer (scrittrice argentina), Palermo