Tre deputati israeliani della maggioranza minacciano di far cadere il governo, che si regge alla Knesset su di un solo voto (61 su 120), in risposta alla decisione presa ieri dal ministro della difesa Moshe Yaalon di far sgomberare i 200 coloni che giovedì avevano occupato a Hebron due edifici palestinesi vicino alla Tomba dei Patriarchi. Oren Hazan e (l’arabo druso) Ayoub Kara del Likud e Bezalel Smotrich, del partito ultranazionalista Casa Ebraica, hanno annunciato che faranno mancare i loro voti al governo se ai coloni non sarà consentito di rientrare subito negli edifici che sostengono di aver acquistato da un palestinese che nel frattempo ha fatto perdere le proprie tracce.Secondo i media israeliani lo stesso premier Netanyahu e alcuni dei ministri avrebbero criticato la decisione presa dal ministro della difesa.

 

«Cacciano gli ebrei fuori dalle loro case…al culmine di un’ondata di terrore» protesta in un comunicato Casa Ebraica che definisce la mossa di Yaalon «irresponsabile mentre tutti gli sforzi devono essere indirizzati a combattere il terrorismo arabo». Considerazioni abituali della destra che copre le scorribande dei coloni con appelli ad Esercito e polizia ad impegnarsi nella «lotta al terrore».

 

I proprietari palestinesi degli edifici negano la vendita e assicurano di avere tutti i documenti in ordine. «L’esperienza ci dice che spesso alcuni (mediatori palestinesi, ndr) presentano offerte di vendita che poi risultano false», ha commentato Hagit Ofran, di Peace Now, una Ong israeliana che si occupa del monitoraggio delle attività dei coloni e dell’espansione degli insediamenti. L’accaduto ha innescato forti proteste palestinesi a Hebron, la città dove è più intensa la nuova Intifada contro l’occupazione. Decine di giovani palestinesi di Hebron sono stati uccisi da soldati e coloni dopo che, secondo la versione ufficiale dell’Esercito, avrebbero tentato o compiuto attacchi contro israeliani. Da ottobre sono stati uccisi più di 150 palestinesi e oltre 20 israeliani.