«Mi è sempre stato insegnato ad amare e non a combattere, non vogliamo conflitti né guerre. Solo grande soul music e una pista da ballo». È la filosofia di Hannah Williams, strepitosa performer originaria del sud dell’Inghilterra, condensata in un suo pezzo, Woman got soul. Basterebbero queste parole per presentarla e per riassumere la sua positività e estrena, energia.

Il suo nuovo album Late nights & heartbreaks è uscito da pochi giorni e da subito si possono notare le differenze con il precedente A hill of feathers, sorprendente esordio per quella che si può definire un’interprete del «new soul», voce eccezionale e personalità esplosiva, cosa evidente soprattutto in concerto. E che proprio dal vivo ha catturato moltissimi fans, a cominciare dalla leggenda del soul Sharon Jones. Nel disco ottimamente suonato è fondamentale la presenza di una band, The Affirmations, che non accompagna semplicemente Hannah durante i live, ma è parte integrante del processo di scrittura e concezione dei pezzi. Molti meriti vanno anche al produttore, Malcolm Catto che coi suoi The Heliocentrics è riuscito a fondere musica elettronica, jazz, funky, dub, hip hop. «Come ben sai Malcolm è batterista» racconta Hannah, «e l’intera prima settimana in studio l’ha dedicata esclusivamente al lavoro sul groove, sulla sezione ritmica. Anche in brani più tipicamente soul come In my arms o la title-track Late nights & heartbreaks, si sente l’importanza dell’aspetto ritmico. E Malcolm ci ha aiutato a tirare fuori questa cosa che era già in noi, a sbloccarci». Ciò che colpisce, nel mood del cd, è la sua energia positiva, l’ottimismo. «Rispecchia molto bene il modo in cui viviamo le nostre vite» spiega la Williams, «la positività che ognuno di noi ha in sé. Nonostante le difficoltà che capitano ovviamente nella vita a tutti, pensiamo di avere molto per cui essere grati».

Attitudine che Hannah esprime anche riguardo al suo essere donna, in particolare una donna che fa musica, e che nella sua voce trova l’ispirazione e la motivazione per superare i problemi. «Penso di essere una persona che ce l’ha fatta, in qualche modo» spiega, «e il fatto di essere una donna ha fatto sì che dovessi fare ancora più fatica per arrivare dove sono. Ma questo non mi fa sentire arrabbiata, anzi sono molto fiera per dove sono riuscita ad arrivare. È capitato che suonassimo ad Atene durante la tournée dello scorso album, io ero incinta e la gente era esaltata per questo, forse per l’energia che riuscivo a trasmettere. Tante donne sono venute da me a dirmi che ero grande. No, non lo sono. Sono una donna normale, che fa quello che le piace fare. Ama cantare, e questa è la cosa che mi rende orgogliosa. E sono contenta quando le persone riescono a entrare in connessione con me attraverso la mia musica, che è decisamente la mia parte più autentica».

Il disco esce per l’italianissima Record Kicks: «Un’etichetta davvero cool e appassionata, che ci ha sempre incoraggiato a fare cose nuove», come ad esempio la scelta di proporre una cover che viene da tutt’altro universo, Dazed and confused dei Led Zeppelin, ovviamente riletta attraverso le lenti funk e soul di The Affirmations, brano che ha avuto un’eco sorprendente prima ancora che il disco uscisse. «Non abbiamo mai provato a fare un album di soul tradizionale, ho sempre lavorato con musicisti con il forte desiderio di comporre cose nuove, tutti con influenze molto diverse» riflette Hannah, anche a proposito del totale cambio di formazione rispetto al primo lavoro. E chiosa: «Soprattutto, a unirci c’è la forte volontà di credere in quello che facciamo». La cantante e la band sono in tour, domani tappa al Monk di Roma, il 18 a Pisa al Deposito Pontecorvo e sabato 19 al Biko di Milano.