Due festival a Roma per la riappropriazione dei corpi, la sovversione dell’immaginario e la critica alla concezione binaria della sessualità attraverso sperimentazioni cinematografiche e teatrali. Inizia oggi l’Hacker Porn Film Fest, rassegna nata nel 2017 la cui presentazione recita: «Hackeriamo e destabilizziamo il sistema convenzionale di fruizione del cinema e delle nostre aspettative su ciò che consideriamo eccitante, osceno, sconveniente, segreto. In una parola: porno».
Fino a domenica al circolo Arci Trenta Formiche saranno in programma numerose presentazioni di libri, cortometraggi e lungometraggi dall’Italia e dal mondo, dj set e performance. Stasera, dopo un incontro sul testo Miss Stress di Anita Dadà, verranno proiettati Antifa faggots del tedesco Lasse Långström – al quale sarà dedicato un focus nell’ultima giornata del festival – e Urban smut di Finn Peaks, Katy Bit, Theo Meow, Jo Pollux, Candy Flip, film composto da cinque racconti sulla vita erotica berlinese.

NEI PROSSIMI giorni entrerà nel vivo anche Drag me up, «una piattaforma artistica che affronta tematiche di genere attraverso i codici della ’subcultura’ Drag». Maggiormente incentrata sulle arti performative, la rassegna si svolge principalmente tra il Teatro Quarticciolo, Centrale Preneste Teatro e il Teatro del Lido di Ostia. Per oggi è in programma un talk mentre venerdì andrà in scena lo spettacolo Blue moon di e con Holidolores. Sabato sarà la volta di Gayround the world di e con Karma B, mentre domenica è previsto l’appuntamento di maggior richiamo: la replica di Mdlsx della compagnia Motus, con Silvia Calderoni.