La guerra ucraina avrebbe già ucciso oltre 2mila persone e ne avrebbe ferite oltre 6mila. Cifre dell’Onu che rendono chiara l’intensità di un conflitto che secondo un noto politologo russo, Dmitri Trenin, potrebbe degenerare in una guerra continentale. Ieri non solo nei pressi del nuovo fronte di guerra, ma anche a Donetsk, sono proseguiti i combattimenti.

Nell’importante capoluogo della regione sarebbero morti almeno 11 civili. Sui rischi di escalation è intervenuta anche la cancelliera Merkel, che alcuni giorni fa aveva incontrato il presidente ucraino Poroshenko.

«Vogliamo una soluzione diplomatica, e non smetteremo di impegnarci per raggiungerla», come ha già dimostrato la partecipazione della Commissione Ue alla conferenza di Minsk, ha specificato Merkel, «Ma dobbiamo riconoscere che la situazione negli ultimi giorni si è di nuovo aggravata ed è peggiorata». E ieri problemi anche per la borsa a Mosca: l’indice Micex (in rubli) ha contenuto i danni a -1,67%, l’Rts – in dollari – è crollato del 3,27%. Tra i titoli in caduta libera quelli bancari.