Bisogna «cercare di capire questa povera gente che cerca di sopravvivere alla guerra, alla situazione difficile in cui si trova. Bisogna in qualche modo essere capaci di accogliere queste persone e non di ucciderle o lasciarle affogare». È questo «l’appello molto semplice» che arriva da Monsignor Giovanni Innocenzo Martinelli, vicario apostolico di Tripoli, nel giorno del vertice straordinario dell’Ue per affrontare l’emergenza dei migranti nel Mediterraneo. «La soluzione è accettare questa povera gente – ha detto Martinelli da Tripoli in un’intervista ad Aki – Adnkronos International – Accoglierla e trovare il mondo di aiutarla». È «povera gente», ha ribadito dopo che in un intervento sul New York Times il presidente del consiglio Matteo Renzi ha scritto: «Non tutte le persone che viaggiano sui barconi dei trafficanti sono famiglie innocenti».
Monsignor Martinelli si è poi detto contrario all’ipotesi di un intervento armato. «La guerra non è mai la soluzione dei problemi, la guerra deve essere sempre l’extrema ratio, la gente qui in Libia non vuole la guerra», ha detto. «Nella situazione attuale della Libia non è opportuno usare la forza e la violenza». «Bisogna essere pazienti, incontrare la gente e trovare il modo di aiutarla ad affrontare i problemi con la pazienza e la pace», ha aggiunto Martinelli, determinato a restare a Tripoli, dove ancora vivono «forse un migliaio di cristiani, per lo più filippini».