Il Guatemala va al secondo turno. Il nuovo presidente verrà eletto il 25 ottobre. Al momento per noi di andare in stampa, con il 97,62% delle schede scrutinate, si confermavano le previsioni dei sondaggi: primo il comico Jimmy Morales, del Frente de Convergencia Nacional (di destra), con il 26,54%. A seguire, l’uomo d’affari Manuel Baldizón, del partito conservatore Libertad Democratica Renovada (Lider), con il 17,99%. Al terzo posto, la progressista Sandra Torres, ex moglie dell’ex presidente Alvaro Colom, dell’Union Nacional de la Esperanza (Une), con il 16,95%. Durante le votazioni, i militanti di Une hanno denunciato di essere stati aggrediti da quelli di Lider.

All’inizio della campagna elettorale, Baldizón è partito favorito, ma poi ha subito gli effetti dell’inchiesta per corruzione (La Linea) in cui sono stati coinvolti molti membri del suo partito. Uno scandalo che ha portato in carcere l’ex presidente Otto Pérez Molina e che continua a mobilitare migliaia di manifestanti.

Domenica, erano chiamati alle urne 7,5 milioni di aventi diritto: per eleggere, oltre al presidente e al vice, i deputati del Congresso e del Parlamento centroamericano e i rappresentanti di 338 municipi. La partecipazione è stata di circa l’80%. Morales, che ha avuto buon gioco nel presentarsi come un volto nuovo contro la corruzione, ha già ricevuto l’appoggio dei circoli militari di estrema destra, ancora ben inseriti nel sistema di poteredel paese: il più povero e violento dell’America latina, ancora segnato dall’eredità della guerra civile, durata 36 anni e terminata nel ’96.