Non smentisce la sua sindrome da Peter Pan Raphael Gualazzi. Anche nel nuovo album in uscita oggi su etichetta Sugar Love Life Peace, sperimenta il suo estro eclettico che lo porta a percorrere strade diverse e all’apparenza contrastanti. Da New Orleans (le note spianate del trombone in Figli del tempo) saltellando allegramente su 4/4 molto seventies (Disco Ball) arrivando sulle coste del Mediterraneo siciliano (Mondello Beach). L’idea di partenza è un viaggio che pesca nella storia musicale tra i ’60 ’70 e ’80: «In realtà – spiega l’artista marchigiano – è un concept che ha coinvolto me e Matteo Buzzanca che ha prodotto e arrangiato l’intero lavoro in studio». L’album è stato preceduto nelle radio a giugno dal singolo L’estate di John Wayne, dove la voce di Gualazzi sembra fare il verso a Battiato…: «È buffo perché io – pur avendo un enorme stima di Battiato – conosco poco il suo repertorio. Mi sento più vicino a autori afroamericani o al blues. Siamo però in un periodo di manierismo musicale dove la tendenza è quella di riproporre e rielaborare idee di grandi maestri del passato alla ricerca di nuovi linguaggi».

Il timbro suadente della voce di Malika Ayane impreziosisce uno dei pezzi di punta, Buena Fortuna, scritto a sei mani da Gualazzi insieme a Pacifico e Matteo Buzzanca: «La vocalità e il modo di cadenzare le melodie di Malika, ci hanno fatto pensare a lei quando di è trattato di trovare un’ospite d’eccezione per la canzone».
Love life peace – curioso packaging in 3D che si trasforma in un pianoforte – apre con la ballata pop-soul All Alone e si conclude con il brano che intitola l’album: «Il titolo di un disco deve riflettere i sentimenti di chi lo firma ma anche quello che succede nel mondo. Da quando ero bambino sono abituato a vedere situazioni difficili, mia madre si occupava di volontariato, mi rendo conto in qualche modo della mia fortuna. Amore, vita, pace – ecco – dovrebbero essere tre parole più utilizzate in un pianeta dove, purtroppo, guerre e tragedie sono sempre in prima pagina».

L’esplosione di ritmo in Disco ball è tra i momenti di maggiore impatto: «Per me divertimento significa esplorare campi sonori e ritmici magari lontani da me. Disco bomb mi è subito piaciuta perché si muove su un solo accordo – sol minore – non si sposta mai da lì. È tutta giocata sui suoni, piccoli interventi e trovate che la rendono in qualche modo unica».
Incidere sotto etichetta Sugar, e soprattutto al fianco di un personaggio come Caterina Caselli, rappresenta uno stimolo: «Sì, perché è come stare in una squadra, in cui ognuno porta le sue idee, quasi uno swing in cui gli strumenti vanno insieme. Lavorare con Caterina che ha avuto a che fare con il palcoscenico, da questo punto di vista è un grosso vantaggio…». Love life peace tour prenderà il via ufficialmente il 18 novembre da Bergamo. «Il live – chiosa Gualazzi – è la parte vitale di un artista. Ho in serbo molte sorprese».