Beppe Grillo ricompare, seppure da remoto, nelle stanze romane del Movimento 5 Stelle nei giorni della fibrillazione sulla gestione della manovra e sullo sciopero delle presenze in Rai. Sul quale Giuseppe Conte usa toni abbastanza concilianti, dice che si tratta di una scelta «non irrevocabile» e presta il fianco al Garante, che rallegrandosi del fatto che ad ascoltarlo ci siano anche dei giornalisti definisce il nuovo leader come «l’uomo dei penultimatum».

A quel punto Conte replica imbarazzato: «Grillo sul piano della comuncazione ha una visione non proprio ortodossa» ma lui stesso è costretto ad ammettere implicitamente che si è cacciato in una situazione da Comma 22 quando annuncia: «Prima di poter rispondere devo sapere se qui c’è la Rai».

L’occasione per l’incontro a distanza tra i due è appunto una conferenza stampa sulle comunità energetiche che segna anche il rinnovato abbraccio tra i vertici 5 Stelle e il discusso (da molti parlamentari) ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani. Eppure Conte rivendica il ruolo del ministro, che definisce «nostro prezioso compagno di viaggio». Cingolani poco dopo rinnoverà la sua propensione per investimenti in ricerca e sviluppo di «piccoli reattori nucleari». Ma Grillo dice che dopo il reddito di cittadinanza sarà la transizione ecologica a definire l’identità politica e la mission della nuova fase del M5S. E su Cingolani gioca di iperbole: «Quando lo sento parlare mi sciocco, ho paura di lui: dice cose come ‘Ho un miliardo di sovvenzioni dalla fondazione Rockfeller, stiamo parlando di fare una grande centrale su Plutone con energia fossile’…».

Resta il nodo del relatore della legge di bilancio. La riunione del centrosinistra col M5S non ha sciolto la questione. In mancanza di un accordo sarà il presidente della commissione bilancio, il grillino Daniele Pesco, a dover decidere entro oggi. Se quest’ultimo decidesse di avocare a sé il ruolo di relatore Pd e Leu non alzeranno le barricate. Dal canto suo, sempre nel corso dell’incontro, Pesco avrebbe garantito agli alleati una gestione imparziale dei lavori.

Dopo la scelta dei suoi vice, Conte comincia a mettere mano anche alla squadra dei responsabili tematici del M5S. La senatrice Alessandra Maiorino si occuperà di politiche di genere. Il collega senatore Gianni Girotto, presidente della commissione industria del Senato, avrà la delega alla transizione ecologica. Ci saranno anche l’ex ministro della giustizia Alfonso Bonafede e l’ex sindaca di Torino Chiara Appendino. La votazione online è prevista nei prossimi giorni, i responsabili di area verranno approvati in blocco insieme ai vicepresidenti.

A proposito di votazioni online: il tribunale civile di Napoli ha deciso che il ricorso presentato da alcuni dissidenti sulle modalità di elezione di Conte a capo politico e dell’approvazione del nuovo statuto verrà discussa dal prossimo mese di gennaio.