Dimissioni in caso di condanna, anche in primo grado. Sanzione di 250 mila euro se non si rispetta il codice di comportamento del movimento. Istituzione di un gruppo addetto alla comunicazione scelto e coordinato da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio e finanziato dai parlamentari che verseranno per questo 1.000 euro al mese. Ma, ovviamente, avvio delle selezione dei candidati attraverso la rete, su un modello simile a quello adottato con le parlamentarie e sotto l’occhio vigile di Beppe Grillo.

Ci siamo. Dopo settimane di incertezze alla fine il M5S avvia le procedure per la scelta dei candidati per le europee di maggio. Criteri rigidissimi, con i quali l’ex comico e Gianroberto Casaleggio sperano di evitare almeno in Europa l’emorragia di parlamentari che escono dal movimento in dissenso con i leader. Ma che impongono anche rigidi paletti all’autonomia dei futuri eurodeputati, sia imponendo una sanzione di 250 mila euro per chi non rispetta le regole e rifiuta di dimettersi (sanzione che tra l’altro contrasta con l’art. 67 della Costituzione, che sancisce la libertà di mandato dei parlamentari), sia chiarendo fin da subito che i futuri eurodeputati a 5 stelle a Strasburgo non dovranno associarsi ad altri gruppi politici, salvo decisione contraria che però potrà essere presa solo da Grillo «in qualità di capo politico del M5S» e ratificata dalla rete.

E sarà proprio la rete il punto di partenza delle selezioni, che avverranno attraverso due turni di voto. Nel primo quanti si sono iscritti al movimento entro il 30 giugno 2013 potranno esprimere tre preferenze tra i candidati della propria regione. Il più votato entrerà di diritto nelle liste finali. Tutti gli altri passeranno al secondo turno nella misura di 30 per la circoscrizione Nord Ovest, 18 per il Nord Est, 20 per il centro, 24 per il Meridione e 12 per le isole. Coloro che raccoglieranno più voti saranno i candidati del M5S alle europee.

Una volta eletti i parlamentari daranno vita a un gruppo autonomo, senza possibilità di formare schieramenti con altre formazioni politiche con le quali potranno condividere le votazioni solo su punti condivisi. Tutti i parlamentari dovranno agire in sintonia con gli obiettivi indicati nei «Sette punti per l’Europa» e rispettando le indicazioni contenute sul «Non statuto» del movimento. Come nel parlamento italiano, anche in quello europeo sarà costituito un gruppo addetto alla comunicazione, «composto di due assistenti per ciascun deputato» con un coordinatore che avrà il compito di coordinarsi con il sito del M5S e il blog di Beppe grillo. L’ex comico e Gianroberto Casaleggio si sono assegnati il compito di stabilire la consistenza del gruppo di comunicazione, ma anche di sceglierne i componenti e il coordinatore. Alle spese del gruppo si provvederà con la costituzione di una apposito fondo finanziato dagli europarlamentari con i rimborsi, gli eventuali finanziamenti spettanti all’ufficio di presidenza, ma anche con 1.000 euro al mese.

Infine le sanzioni. Prima delle votazioni ogni candidato dovrà firmare un impegno al rispetto del codice di comportamento M5S, accettando di dimettersi sia in caso di condanna penale, anche in primo grado, che nell’ipotesi in cui venisse ritenuto inadempiente al rispetto del codice. In caso di inadempienza, dovrà «versare l’importo di 250mila euro al Comitato promotore elezioni europee movimento 5 stelle che lo devolverà ad ente benefico».