Durante un comizio, il Primo ministro greco Antonis Samaras, leader del partito di centro-destra Nuova Democrazia, ha cercato di utilizzare a fini di propaganda elettorale l’attacco alla redazione di Charlie Hebdo a Parigi, ha attaccato la politica di Syriza in materia d’immigrazione e ha accusato il partito di Alexis Tsipras di «voler disarmare la polizia».

Le affermazioni razziste di Samaras hanno provocato le proteste delle associazioni di migranti greci in Francia, che si sono scusati su twitter con il popolo francese per il loro «Primo ministro di estrema destra».

Syriza continua a essere in testa nei sondaggi e Nuova Democrazia non perde occasione per dire alla popolazione greca e al resto del mondo che se la sinistra andasse al governo, il paese imploderebbe, e cerca di aumentare i consensi nelle aree xenofobe di estrema destra con discorsi razzisti. Pur di dipingere Tsipras come un pericoloso estremista, Samaras lo ha recentemente paragonato persino alla leader francese del Front National, Marine Le Pen: la quale, riguardo all’attentato ai vignettisti, è parsa comunque più contenuta del Primo ministro greco.