Nel momento in cui il Bundestag tedesco votava il via libera alla proroga di quattro mesi agli aiuti alla Grecia, ad Atene gruppi della sinistra extraparlamentare manifestavano contro «la nuova austerity» imposta da un governo della sinistra o meglio un esecutivo anti-memorandum.

Una protesta, la prima da quando Alexis Tsipras ha formato un mese fa il suo governo, che ha trovato insieme tutte le organizzazioni, dall’ Antarsya (Cooperazione di sinistra anticapitalista), i militanti della quale andavano nelle manifestazioni di pari passo fino un mese fa con gli attivisti di Syriza fino ai soliti gruppi di giovani incappuciati, autodefiniti «anarchici».

Nessuna presenza degli agenti della polizia che stavano nelle vicinanze disarmati, secondo la nuova politica del ministero dell’Ordine pubblico, nessun incidente, tutto proseguiva pacificamente finché qualcuno dei giovani ha cominciato a rompere le vetrine di una gioielleria.

Pochi minuti dopo il centro della capitale, attorno alla zona di Exarchia, si è trasformato in teatro di atti dinamitari. Lancio di bottiglie molotov contro il famigerato gruppo della squadra della polizia «Delta», incendi a due-tre auto parcheggiate e cassonetti di spazzatura, vetrine di negozi rotte, immagini ormai noti da anni agli abitanti del quartiere.

All’inizio la polizia non ha reagito, ma quando i 200 (300 secondo altri testimoni) giovani hanno continuato ad agire, muovendosi intorno al Politecnico, gli agenti sono intervenuti.
Ieri c’è stata anche la prima manifestazione di protesta contro l’accordo di Bruxelles organizzata dai comunisti del Kke in Platia Syntagmatos, di fronte al Parlamento.

Il noto compositore Mikis Teodorakis, che si era incontrato con Tsipras pochi giorni fa, ha dato il suo pieno sostegno ai comunisti, -«la sovranità nazionale è stata concessa, il patrimonio pubblico è stato venduto, la politica economica ha strangolato il popolo» ha detto Teodorakis.

Nel frattempo il segretario del Pc di Grecia, Dimitris Koutsoubas, che ha presentato un progetto di legge per «l’annullamento del memorandum», parlando di fronte a migliaia di persone che avevano riempito la piazza, ha accusato Tsipras di essersi piegato ai creditori internazionali (Fmi, Ue, Bce), «dimenticando in tempo record le promesse elettorali».

Le proteste contro il governo del Syriza-Anel non minacciano per il momento la popolarità del premier greco, ma di fatto si aggiungono alle «lamentele» dei dirigenti della sinistra radicale greca, creando un clima non certo piacevole al Megaro Maximou, sede di governo nel momento in cui Tsipras deve dare un messaggio forte che testimoni la discontinuità con il governo precedente e risolvere la questione della liquidità nelle casse dello Stato.