Il centrodestra vince le elezioni greche, Tsipras riconosce la sconfitta e va immediatamente ad elezioni anticipate. Syriza si attesta al 24%, il centrodestra di Nuova Democrazia al 33% ed il centrosinistra dei socialisti al 7,8%. I comunisti ortodossi del Kke raggiungono il 5,5% e Alba Dorata non supera il 5%. La differenza tra i due grandi partiti è ampissima, e Tsipras ha deciso di scegliere la via delle elezioni anticipate tra un mese.

[do action=”citazione”]«La scelta è tra l’abbandono dei memorandum e il ritorno all’austerità ed agli oligarchi», ha detto il leader greco. «Non vogliamo seguire la strada più semplice, rimango fedele ai principi della sinistra», ha aggiunto.[/do]

La strategia di Syriza è cercare di presentare nel modo più completo possibile ai cittadini, le misure per il rafforzamento della politica sociale, garantendo anche che non verrà ridotta la soglia della «no tax area». Malgrado sia, realisticamente, molto difficile cambiare gli equilibri politici, in poco più di un mese.

Nuova Democrazia di Kyriakos Mitsotakis giudica il risultato una sonora bocciatura delle politiche della sinistra e promette che non ci sarà un clima di revanscismo. «Non dobbiamo dimenticare che abbiamo governato per quattro anni, con scelte per lo più condizionate o obbligate dai memorandum di austerità», insistono molti esponenti di Syriza. E che queste elezioni hanno creato notevoli difficoltà ad una serie di forze progressiste, in diversi paesi europei. Anche l’accordo con la Macedonia del Nord, ha sottratto voti alla sinistra.

D’altronde, lo stesso Tsipras sapeva bene che questa tornata elettorale non sarebbe stata semplice. «È una sfida difficile ma bella», era una delle frasi simbolo della sua campagna. Oggi aggiunge che «continuerà a battersi per la giustizia e la parità sociale». I socialisti del Movimento del Cambiamento si dicono soddisfatti del risultato, mentre l’ex ministro del Pasok, Andreas Loverdos, ha subito dichiarato che «questo governo deve essere già considerato tecnico e preelettorale».

Secondo molti analisti, parte dei socialisti, potrebbe anche tornare a collaborare con i conservatori. Importantissimo ed incoraggiante il dimezzamento della percentuale dei neonazisti di Alba Dorata, malgrado le ben note difficoltà economiche del paese e le fortissime ondate migratorie che la Grecia ha affrontato negli anni scorsi.

[do action=”citazione”]«Siamo fieri di questo risultato, che è stato raggiunto anche grazie al nostro governo», ha sottolineato l’ex ministro dell’istruzione di Syriza, Nikos Filis.[/do]

Per quanto riguarda il movimento dell’ex ministro delle finanze Janis Varufakis, Diem 25 (Imera 25 in Grecia) sembra riesca ad aggiudicarsi uno degli eurodeputati ellenici. Lo spoglio lo dà oltre il 3%, un risultato che secondo molti osservatori è da considerarsi superiore alle aspettative della vigilia. Nelle elezioni amministrative la destra conquista il comune di Salonicco ed è in netto vantaggio ad Atene e nella regione dell’Attica. Un’ulteriore difficoltà per il governo della sinistra radicale, che in vista delle elezioni politiche ha annunciato che cercherà di imporre un nuovo «tema forte»: chiedere ai greci se si fidano più degli esponenti di Syriza, o di una parte del gruppo dirigente di Nuova Democrazia, che accusa di aver «flirtato politicamente» anche con l’estrema destra.