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Grano, energia, sicurezza: Putin si gioca la carta Africa

Grano, energia, sicurezza: Putin si gioca la carta Africa

San Pietroburgo I leader di 49 nazioni africane al summit che si apre oggi in Russia. Grande attesa sui contratti che verranno firmati. Domani cena a tema sul «problema ucraino» con il presidente russo

Pubblicato circa un anno faEdizione del 27 luglio 2023

Si apre oggi a San Pietroburgo il secondo vertice Russia-Africa, a quattro anni da quello di Sochi che nel 2019 si tenne, letteralmente, in un altro mondo: la Russia non era impigliata in una complessa guerra d’aggressione verso uno stato vicino e i leader di tutto il pianeta, compreso il presidente americano Trump, sostenevano che il dialogo con Mosca fosse fondamentale per la pace e la prosperità mondiale. Molti dei capi di Stato africani che parteciparono al vertice di Sochi non saranno a San Pietroburgo e non è detto che tutte le nazioni presenti siano alleate o sodali di Mosca.

IL PRIMO LEADER A PRESENTARSI in Russia, martedì sera, è stato Ibrahim Traoré dal Burkina Faso, il più giovane tra tutti i capi di Stato: nato nel 1988, è a capo di una giunta militare la cui presa del potere fu salutata da una folla festante sventolante bandiere russe. Non sarà l’unico golpista presente in Russia: ci sarà anche il presidente maliano Assimi Goita, ma non il guineano Mamady Doumbouya, che ha però mandato il suo ministro degli Esteri Morissanda Kouyate. Non ci sarà il presidente del Niger Mohamed Bazoum, da ieri in balìa di un tentato golpe. Secondo l’agenzia russa Tass, non avrebbe comunque partecipato in prima persona. Mosca inoltre accusa gli Usa di aver esercitato pressioni su alcuni leader affinché disertassero il summit.

Saranno comunque presenti 17 presidenti africani da 49 nazioni diverse, 5 vicepresidenti, 4 capi di governo. Ci sarà Isaias Afewerki, presidente dell’Eritrea dal 1993 che a gennaio ha ricevuto ad Asmara Sergei Lavrov, ministro degli Esteri russo. Ci sarà il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa e ci sarà il primo ministro etiope, il Nobel per la pace Abiy Ahmed, per un trilaterale Russia-Etiopia-Egitto: la prima volta che i leader di Etiopia ed Egitto si sono incontrati è stato il 13 luglio, la seconda sarà a San Pietroburgo, con la Russia sembra voglia ritagliarsi quel ruolo di mediatore sulla crisi della Grande diga del Rinascimento etiope (Gerd, costruita dall’italiana Webuild), che nessuno dal 2011 è riuscito a svolgere.

ALL’AEROPORTO PULKOVO sono inoltre parcheggiati gli aerei di Taban Deng Gai (vicepresidente sudsudanese), Umaro Sissoco Embalò (Guinea Bissau), Azali Assoumani (Comore, attuale presidente dell’Unione Africana), Denis Sassou Nguesso (Repubblica del Congo), Emmerson Mnangagwa (Zimbabwe), Evariste Ndayishimiy (Burundi), Faustin Archange-Touadera (Repubblica Centrafricana).

Putin con Dilma Rousseff ieri a San Pietroburgo (Ap)

Ci saranno anche rappresentanti di istituzioni multilaterali: Dilma Rousseff, ex-presidente del Brasile e attuale presidente della Banca di sviluppo dei Brics, Moussa Faki Mahamat, presidente dell’Unione Africana (Ua), Workneh Gebeyehu, segretario dell’Autorità intergovernativa per lo sviluppo (Igad) e Amina Salman, rappresentante permanente dell’Unione del Maghreb arabo presso l’Ua, oltre a tutti i rappresentanti delle principali organizzazioni economiche e regionali africane. La delegazione della Repubblica democratica del Congo, dove dal 2000 opera la forza di pace internazionale Monusco, con pessimi risultati, è guidata dal ministro della Difesa Jean Pierre Bemba.

PROPRIO LA DIFESA sarà un tema centrale: secondo Rosoboronexport, l’agenzia russa per l’export di armi, dal 2019 a oggi la Russia ha siglato 150 contratti con i Paesi africani, per un valore totale di 10 miliardi di dollari. «Durante questo periodo, abbiamo ampliato la nostra presenza aggiungendo cinque nuovi paesi nel continente» ha detto alla Tass Alexander Mikheev, amministratore di Rosoboronexport: l’obiettivo è arrivare a 30 paesi africani alla fine del vertice, elaborando «progetti per affrontare le principali sfide all’architettura di sicurezza globale africana».

Al vertice sono previste le firme di contratti anche in materia di energia, agricoltura e forniture agricole, cibo e sanità. Grande attesa si è creata circa le proposte sull’export di grano e fertilizzanti, dopo che non è stato rinnovato l’accordo con l’Ucraina mediato da Turchia e Onu e dopo gli annunci del Cremlino sulla possibilità di forniture gratis o a “prezzo politico” per alcuni paesi africani.

UNO DEI MOMENTI TOPICI del vertice sarà tuttavia domani, 28 luglio, quando Vladimir Putin ospiterà una cena di lavoro alla quale sono invitate tutte le delegazioni. L’argomento centrale, lo ha rivelato il portavoce del Cremlino Yury Ushakov, sarà «il problema ucraino».

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