Marcia indietro del governo sui vaccini. Un emendamento presentato alla Camera dai relatori 5 Stelle al decreto Milleproroghe reintroduce infatti l’obbligo delle vaccinazioni per i bambini dell’asilo nido e delle scuole materne, mentre i ragazzi della scuola dell’obbligo di età tra i 7 e i 16 anni porranno entrare in aula anche se non vaccinati ma dovranno pagare una multa compresa tra i 100 e i 500 euro.

Salta quindi la proroga di un anno decisa in precedenza con il cosiddetto «emendamento Taverna», proroga sulla quale aveva espresso dubbi anche il ministro della Salute Giulia Grillo. «Oggi abbiamo presentato un emendamento al Milleproroghe in materia di vaccini che sopprime quello già approvato ad agosto al Senato», ha spiegato Vittoria Baldino, relatrice M5S del Milleproroghe. Questo, ha proseguito, «al fine di trattare le politiche vaccinali con un provvedimento normativo ad hoc: il ddl che abbiamo già depositato al Senato e di cui si inizierà l’esame nel più breve tempo possibile».
Per le famiglie resta quindi l’obbligo di 10 vaccini (anti-poliomelitica; anti-difterica; anti-tetanica; anti-epatite B; anti-pertosse; anti Haemophilusinfluenzae tipo B; anti-morbillo; anti-rosolia; anti-parotite; anti-varicella) per l’iscrizione a scuola. Fin qui la legge Lorenzin, a cui si aggiunge l’indicazione contenuta nella circolare Grillo-Bussetti, datata 5 luglio 2018, che consente (non obbliga) agli istituti scolastici di «accontentarsi» dell’autocertificazione delle avvenute vaccinazioni. Proprio per questo da ieri i carabinieri dei Nas stanno effettuando controlli a campione nelle scuole per verificare la veridicità della documentazione presentata dai genitori degli alunni per attestarne l’avvenuta vaccinazione o la prenotazione per l’effettuazione del vaccino.

Numerose le reazioni positive per la marcia indietro del governo, che rappresenta una sconfitta sonora per le posizioni No Vax: «Nei confronti della scienza non possiamo esprimere indifferenza o diffidenza verso le sue affermazioni e i suoi risultati», è stato il commento del presidente Mattarella.