«Una bella manifestazione. La Fiom ha impresso il carattere giusto. Non contro ma “per”. Per il lavoro, per la crescita, le priorità di tutti, per combattere la povertà a tutti i livelli». Al corteo delle tute blù c’è uno dei due ex segretari Cgil iscritti al Pd: Sergio Cofferati, oggi eurodeputato. L’altro Guglielmo Epifani, l’attuale segretario Guglielmo Epifani invece non c’è. E solo in mattinata fa sapere che la pattuglia dei parlamentari i presenti sono lì non «a titolo personale» ma come «delegazione Pd».

Perché il suo partito non c’è?

Non c’è e invece doveva. La piattaforma che propone la Fiom è ragionevole e addirittura moderata. Non c’è ragione perché il Pd non le condivida.

Il governo ha preso alcuni provvedimenti: l’Imu è sospesa, un miliardo sulla cassa integrazione in deroga.

Il governo dia la precedenza a un investimento straordinario sul lavoro, altrimenti non si può parlare di alternativa alla vecchia politica. Bisogna creare nuova occupazione. E sia chiaro: togliendo i diritti alle persone non produce nessun posto di lavoro. Né aumentando la flessibilità in uscita. Bisogna garantire il lavoro e il reddito. Ma di questo fin qui non c’è traccia. L’Imu non è una priorità, non capisco tutta questa insistenza.

E’ il primo consiglio dei ministri. Non è presto per chiedere un piano straordinario di investimenti?

Lo slogan del corteo è la risposta: non possiamo aspettare, buona parte di questo paese non può aspettare.

Con Epifani segretario Pd, sarà più facile dare forza al mondo del lavoro nel confronto con il governo?

Spero che con la Fiom anche il resto del sindacato faccia la sua parte per convincere il governo a discutere di lavoro. Quanto al Pd, è un errore indebolire l’investitura del segretario. Distinguere fra candidato premier e leader si può, ma restringere la fonte della legittimazione del segretario al solo partito, lasciando l’investitura più larga per il candidato premier, rischia di ridurre il Pd a un rapporto ancillare rispetto al governo. In più cambiare le regole ora, a congresso quasi aperto, è sbagliato. Il congresso va anticipato, e va iniziata subito la discussione su quanto è successo. Non per masochismo, ma per ragionare sugli errori. La sequenza dei due candidati al Colle saltati, Marini poi Prodi, e la scelta delle larghe intese non sono figli della distrazione.

La Fiom ha riunito in piazza la sinistra “anti-larghe intese”. Crede che il governo Pd-Pdl durerà poco?

L’energia di questa piazza va usata in modo positivo per farla interloquire con il governo. D’altro canto il governo non si è dato un traguardo vicino: solo per affrontare i temi del programma, non sembra intenzionato, almeno a parole, a durare poco.