Internazionale
Governi opachi e repressivi: nell’Heartland si attendono i miliziani di ritorno
Asia centrale Sarebbero migliaia i foreign fighters di ritorno nei propri paesi di origine
Asia centrale Sarebbero migliaia i foreign fighters di ritorno nei propri paesi di origine
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 4 gennaio 2017
Dopo la pista uigura, in relazione all’attentato di Istanbul la notte di capodanno, potrebbe spegnersi anche quella kirghiza, a dimostrare una difficoltà investigativa che non offusca la realtà centro asiatica, da tempo considerata una zona «calda» per quanto riguarda l’offensiva jihadista. Soprattutto questa estate, quando il Pentagono ufficializzò la perdita di porzioni territoriali rilevanti tanto in Siria quanto in Iraq da parte dell’Isis, la regione è stata considerata al centro di trame jihadiste. Secondo gli analisti, tra Kazakistan, Tajikistan, Kirghizistan e Uzbekistan, ci sarebbero numeri importanti di foreign fighters che – alla luce delle sconfitte militari del Califfato – starebbero...