Con un’azione che tante volte si era ripetuta all’inizio della crisi, nella stabilimento Goodyear di Amiens (nel nord della Francia), che va verso la chiusura, gli operai hanno intrappolato due dirigenti nel loro ufficio, impedendo loro di lasciare l’edificio. «Siamo chiusi in una sala riunioni – hanno comunicato i lavoratori, iscritti al sindacato Cgt – e insieme a noi ci sono il direttore della produzione e un altro responsabile delle risorse umane. Sono insieme a noi e stanno bene». A renderlo noto è stato Franck Jurek, vice segretario Cgt ad Amiens Nord. La porta è della sala riunioni è stata bloccata da un grande pneumatico di trattore e il sindacato, insieme ai lavoratori, hanno comunicato che il sequestro servirà a mettere pressione sui vertici della multinazionale americana per vedere se qualcuno è interessato ad acquistare lo stabilimento, o altrimenti a «ridiscutere» garanzie, concessione di bonus e buonuscite a tutti i lavoratori. In totale sono 1.173 le persone che perderanno il posto, perché secondo la Goodyear, lo stabilimento non è abbastanza produttivo. Se non sarà trovato un nuovo compratore, gli operai chiedono 80mila euro in cambio della liberazione dei capi, ossia più 2.500 euro per ogni anno lavorato.