Hipster australiano emigrato in Inghilterra, David Allen è una personalità estremamente carismatica e fantasiosa. Unitosi al primo nucleo della Scuola di Canterbury, è costretto nel ’67, per un incidente alla frontiera britannica, a lasciare i Soft Machine (che ha contribuito a fondare) e a esiliarsi in Francia. Unito sentimentalmente alla poetessa Gilli Smyth, è con lei coinvolto nella scena locale e nella pubblicazione di una serie di dischi a nome Gong o suo, tra l’amatoriale e il geniale, dove si occupa di chitarra e canto. Camembert Electrique (’71) è l’album dove si definisce la musica dei Gong: un’allucinazione psichedelica di bozze di canzoni barrettiane sorrette, complicate e disperse da chitarre e fiati, in un continuum delirante. Ricco di una formazione più professionale, con Tim Blake al synth e Steve Hillage alla chitarra, l’ensemble dà quindi il via alla sua impresa più ambiziosa, una trilogia basata sui temi una cosmologia già tratteggiata nel disco precedente, dove ogni musicista ha un soprannome e un ruolo nel racconto, molto hippy e anarchico, dei «Pot Head Pixies» del pianeta Gong, che hanno la missione di preparare la Terra alla fondazione di una colonia aliena.

IL TUTTO in uno stile lisergico, umoristico, paradossale. Flying Teapot (’73), primo capitolo della saga, risulta il punto di equilibrio tra l’ingenuità creativa di Camembert Electrique e uno sperimentalismo ipnotico dalle tinte jazz. Angel’s Egg (’73), il più formalmente perfetto, vira verso uno space rock à la Hawkwind, ma la precisione virtuosistica che ne emerge fa già presagire quella più invadente di You (’74), ottimo album prevalentemente strumentale, inferiore ai primi due, dove Allen è emarginato. A questo punto, dopo una serie di mutamenti di line-up, emergono i Gong guidati dal batterista virtuoso Pierre Moerlen, che privi del fondatore si cimenteranno negli anni successivi in un jazz rock spogliato dagli spunti alleniani.

LICENZIATO dalla Virgin/UMC, il lussuoso box curato da Steve Hillage, Love From The Planet Gong: The Virgin Years 1973-75, contiene i dischi della trilogia (masterizzati dai nastri Virgin e non da quelli BYG del cofanetto della Charly) con bonus track; Shamal, il primo lavoro dei Gong post Allen, rimarchevole album di prog fusion che però c’entra davvero poco con il resto, oltre a 8 cd di concerti e Peel Session e un DVD con il mix quadrifonico di You.