Golden Globes, il premio alla ricerca di un «ritorno»
Cosa accadrà ai Golden Globes nel 2023? Dopo l’edizione ridota senza ospiti né red carpet di quest’anno e soprattutto dopo la crisi che li ha investiti con le accuse di mancanza di inclusività e la presa di distanza pubblica delle star rispetto all’Hollywood Foreign Press Associated che li organizza riusciranno a tornare allo«splendore» del passato? La Nbc, il canale americano che li trasmetteva – e che lo scorso anno per le polemiche ha deciso di cancellarli – non ha per ora dato alcun segnale ufficiale di un ritorno del premio sul canale.
Da parte sua dopo le accuse di discriminazione – per esempio la mancanza di un giornalista nero tra i 101 rappresentanti. l’HFPA aveva annunciato una pausa per mettere in atto i cambiamenti all’interno della sua struttura richiesti da tutti.
Nonostante i passaggi annunciati dalla nuova dirigenza dell’associazione che raccoglie appunto i giornalisti internazionali a Hollywood la situazione sembra ancora risolta. Molti agenti delle star sono invece divisi sul destino della cerimonia. Kelly Bush Novak, che rappresenta nomi come Christopher Nolan, Javier Bardem e Kathryn Bigelow, ha diochiarato a «Variety» che «conviene a tutti noi rimanere attivi nel sostenere (e quando necessario, mettere in dubbio) gli sforzi»b dell’Hfpa. Altri come Simon Halls, che lavora per personalità come Ryan Murphy, Ang Lee, Amy Pascal e i fratelli Duffer, stanno cercando di mediare perché convinti che i Golden Globes siano una risorsa importante soprattutto per sostenere film che non siano i blockbuster.
L’opportunità o meno di un ritorno di questi premi si inserisce anche in una crisi più generale dell’awards season: le lunghissime cerimonie spesso autocelebrative non riscontrano più il favore del pubblico come un tempo e gli ascolti nel corso degli anni hanno continuato a diminuire. Uno dei motivi per cui Nbc starebbe esitando ad annunciare il ritorno in onda dello show è anche il tentativo di rinegoziare il contratto che la lega all’Hfpa costringendo a sborsare 60 milioni di dollari all’anno, ritenuti ormai una cifra esagerata per i risultati ottenuti. Il canale spinge dunque l’associazione a trovare sostegno da parte di agenti, attori e registi, d’altro canto l’Hfpa vorrebbe l’ufficializzazione della messa in onda per attirare e rassicurare i nomi più importanti.
Sembra che in modo non «ufficiale» anche le piattaforme come Netflix, Disney, o Amazon siano favorevoli a un ritorno del premio, ma a quanto riporta «Variety» non hanno risposto alle domande sull’argomento.
I consigli di mema
Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento