Non solo Sorrentino, ovviamente. Il premio, organizzato da 71 anni a questa parte dall’Hollywood Foreign Press Association è considerato da sempre un buon indicatore di cosa succederà fra un mese e mezzo quando la stagione dei premi si concluderà con l’assegnazione degli Oscar (il 2 marzo). Suona quindi beneaugurante per Matthew McConaughey, la statuetta come migliore attore drammatico per Dallas Buyers Club (che ha premiato come ’non protagonista’ anche Jared Leto), e Leonardo Di Caprio, vincitore dell’analogo premio nella categoria migliore attore brillante per la sua interpretazione nel film di Martin Scorsese The Wolf of Wall Street.

Un buon viatico a pochi giorni dalle nomination (previste per il 16 gennaio) in vista della notte delle stelle al Dolby Theatre di Hollywood. I migliori film sono 12 years a slave di Steve McQueen (drammatico) e American Hustle di O. Russell (commedia). Come nelle previsioni, i giurati hanno scelto Amy Adams come migliore attrice brillante per American Hustle, e Cate Blanchett, nel duro e ben poco compassionevole ruolo sostenuto in Blue Jasmine di Woody Allen, a cui è andato il premio alla carriera Cecile B. DeMille. Jennifer Lawrence la «borderline» consorte di Christian Bale nella finzione cinematografica, fa guadagnare il terzo premio a American Hustle come attrice non protagonista. Miglior regista è Alfonso Cuaron per Gravity.

E ancora , migliore colonna sonora Alex Ebert (All is lost) la canzone dell’anno è Ordinary Love degli U2 (Mandela: Long walk to Freedom). Infine, i giornalisti della Hfpa premiano anche la televisione e a vincere sono stati Breaking Bad (che si è chiusa quest’anno con ascolti record), miglior serie drammatica, e Brooklyn Nine-Nine, miglior serie brillante.