Di certo l’Italia fremeva in attesa di questa notizia. Sua Altezza Reale (S.A.R) Principe Carlo di Borbone delle Due Sicilie, nonché Duca di Castro, in occasione del suo 56esimo compleanno, caduto il 24 febbraio, ha deciso di condividere questa giornata speciale donando a chi ne ha bisogno 1799 bottigliette di sciroppo tosse adulti, 2940 bottigliette di sciroppo tosse bambini, 176 scaldabiberon, 920 termometri, 152 scatole di cerotti ipoallergenici. L’iniziativa deve essere apparsa assai succulenta ai nostalgici della monarchia e ai seguaci dei vari Real Ordini di cui il principe è Gran Maestro. Siamo anche certi che le famiglie che hanno ricevuto il pacco dono gli saranno riconoscenti di poter finalmente alleviare gli accessi di tosse o provarsi la febbre.

Benché il regno delle Due Sicilie non esista più dal lontano 21 Febbraio 1861, quando venne proclamato il Regno d’Italia in virtù delle rivolte che supportarono la garibaldina spedizione dei Mille, e quindi il suddetto principe non possegga più le ricchezze di un tempo, non si può non notare lo sforzo economico messo in atto dalla sua donazione. Ci siamo permessi di fare un paio di conti, assolutamente approssimativi, e la cifra che corrisponde ai vari presidi farmaceutici offerti ammonta a circa 50mila euro. Davvero encomiabile visto che, nella famiglia di Sua Altezza Reale, le ricchezze consistenti non le detiene lui, ma la moglie Camilla Crociani, figlia di quel Camillo che fu presidente e Ad di Finmeccanica e che, in seguito allo scandalo Lockheed, scappò in Messico morendovi nel 1980.

La principessa Camilla ereditò dal padre la guida della Vitrociset che gestisce tutti i sistemi di controllo radio, radar e informatici dei voli civili e militari in Italia. Si tratta di una gallina dalle uova preziosissime che fattura circa 170 milioni di euro l’anno e che nei giorni scorsi è stata ceduta a Leonardo-Finmeccanica per, pare, 120 milioni di euro. Al «Sole24ore» Camilla Crociani ha dichiarato che i settori in cui opera la Vitrociset, che vanno dalla difesa, allo Spazio, alla sicurezza, richiedono una tale quantità di investimenti in tecnologia, ricerca e sviluppo che, per restare competitivi, non potevano più essere gestiti da un’azienda di nicchia, ma integrarsi in un gruppo di dimensioni internazionali.

Ora, ogni coppia gestisce le proprie finanze come meglio crede e non saremo così ineleganti da chiederci se il denaro per regalare gli sciroppi e i cerotti siano usciti dalle tasche di lui o da quelle di lei, a una S.A.R non si fanno certe domande su questioni così volgari come il denaro.

Tuttavia, non possiamo non notare come quella regalia sappia di bontà paternale e assomigli a quelle concessioni, dette anche elemosina, che un tempo i ricchi facevano ai poveri. E poi, perché 1799 sciroppi e non 1800, o 450 termometri anziché 444? Vai a sapere.
In ogni caso, auguriamo pure noi buon compleanno a Sua Altezza Reale, anche se non gli invieremo il regalo cui abbiamo pensato perché sospettiamo che non lo apprezzerebbe. Si tratta di un bellissimo libro, medicina per la mente e la conoscenza. L’ha scritto Maria Attanasio, si intitola La ragazza di Marsiglia (Sellerio) e narra la vita e le gesta di Rosalia Montmasson, l’unica donna che partecipò alla spedizione dei Mille e quando morì, molti anni dopo, volle essere sepolta con addosso la rossa camicia garibaldina. È una lettura fondamentale per capire anche le ragioni che spinsero tanti italiani a battersi per cacciare i Borbone e mettere fine al Regno delle Due Sicilie che, mi dispiace per il principe, appartiene al passato remoto.

mariangela.mianiti@gmail.com