*Egregio Presidente Mattarella,

Le scriviamo per segnalarLe la paralisi della Commissione per gli Interpelli di cui all’articolo 12 del dl 81/2008, meglio noto come Testo Unico sulla sicurezza del lavoro; organismo istituito presso il ministero del Lavoro e composto da rappresentanti dello stesso ministero, di quello della Salute nonché delle Regioni. Esso svolge la delicatissima funzione di fornire agli organismi di vigilanza, Ispettori Als e Ispettori del lavoro, indicazioni e interpretazioni univoche su scala nazionale per l’applicazione omogenea delle leggi su salute e sicurezza del lavoro.

La Commissione, pur avendo una grande mole di lavoro arretrato e istruttorie già completate, non si riunisce da circa sei mesi. Ciò sembrerebbe legato, a seguito dell’adozione del Jobs Act, all’istituzione del nuovo Ispettorato nazionale del Lavoro che avrebbe assorbito tutto il personale già dipendente del ministero del lavoro, titolare per legge a presiedere e gestire la Commissione per gli Interpelli.

Il ministero, con un approccio freddamente burocratico, non avrebbe né prorogato gli incarichi ai membri precedenti né nominato i nuovi componenti. Insomma, la causa di quello che a noi pare una sorta di «pasticcio burocratico» risiederebbe, in origine, nella mancata previsione da parte degli estensori della riforma, degli effetti pratici sui vari istituti giuridici già esistenti, e successivamente nel mancato intervento correttivo alle distorsioni prodotte dalla riforma da parte dei vertici ministeriali.

Il nostro interesse al pieno funzionamento di questo Organismo non è limitato alla sola pratica «dell’Interpello» che ci riguarda da vicino, già istruita e in via di definizione, sulla spinosa e urgente questione del micidiale pedale «a Uomo Morto» in via di reintroduzione nelle cabine di guida dei treni ma – come lavoratori, RLS e cittadini – anche al suo buon funzionamento e a quello della macchina amministrativa in generale.

Possiamo inoltre ipotizzare un analogo interesse alla ripresa delle attività della Commissione da parte delle Regioni, dei sindacati, delle imprese e degli ordini professionali, tutti soggetti legittimati a rivolgersi alla Commissione, presso la quale in effetti hanno depositato numerosi Interpelli rimasti inevasi.

Per i motivi e le criticità esposte ci rivolgiamo a Lei, non prima di aver chiesto e sollecitato delle informazioni in merito ai responsabili del ministero del Lavoro, rimaste senza esito.

Siamo fortemente preoccupati per la paralisi di fatto di una importante funzione istituzionale e per questo confidiamo che vi sia – nell’ambito delle prerogative del Presidente, nei modi e nei tempi che Ella riterrà opportuni – la possibilità di un Suo legittimo interessamento, finalizzato a ripristinare al più presto l’operatività della Commissione.

*** Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, settore ferroviario