Nel suo primo giorno da presidente Joe Biden intende modificare rapidamente la forma del governo degli Stati Uniti, con una raffica di ordini esecutivi progettati per segnalare una rottura immediata con l’amministrazione Trump.

AD ANNUNCIARE questa mossa è stato il nuovo capo dello staff della Casa Bianca del nuovo presidente degli Stati uniti Joe Biden, Ron Klain, che ha delineato gli ordini esecutivi in una nota.
I decreti che Biden vuole firmare appena insediato, sul fronte dei migranti, riguardano innanzitutto il ricongiungimento dei bambini migranti separati dalle famiglie al confine meridionale degli Stati Uniti, una delle misure più crudeli e controverse volute da Donald Trump durante la sua presidenza, al fine di scoraggiare l’immigrazione illegale e dare fuoco al razzismo di larga parte dei suoi sostenitori.

Sempre per quanto riguarda i migranti, Biden, ha in programma di usare un altro ordine esecutivo per cancellare il Muslimban, il divieto di visitare gli Usa fino a un massimo di 90 giorni che in questi anni ha colpito Iran, Iraq, Libia, Somalia, Sudan, Siria, e Yemen e che Trump aveva introdotto 7 giorni dopo il suo insediamento, nel gennaio 2017.

Per quanto riguarda la politica interna un ordine esecutivo largamente anticipato riguarda quello previsto per rendere obbligatorio l’uso delle mascherine nelle proprietà federali e per i viaggi interstatali, il massimo che il governo centrale può fare senza sovrapporsi ai poteri locali.

DUE DECRETI spinti dall’ala più a sinistra del Partito Democratico riguardano rispettivamente un’estensione della pausa sui pagamenti e gli interessi del prestito studentesco, e una proroga delle restrizioni di sfratto dovuta alla crisi economica che si accompagna alla pandemia.

Secondo il quotidiano Politico per oggi è prevista anche la rottura con l’amministrazione Trump, riguardo le esecuzioni federali, ripristinate dall’amministrazione uscente dopo una pausa di diciassette anni, e che Biden e la sua vice Kamala Harris hanno promesso di bloccare già il primo giorno.

SUL FRONTE DELLA POLITICA internazionale, oltre che sull’ambiente, è prevista una firma sull’ordine esecutivo che deve riportare gli Stati Uniti all’interno del trattato di Parigi, dopo quattro anni di deregolamentazione selvaggia operata da un’amministrazione guidata da persone, il presidente in primis, che hanno sempre negato il fenomen dei cambiamenti climatici e favorito il proprio network relazionale di e affari legato al business degli idrocarburi.

L’azione esecutiva annunciata per il suo primo giorno in carica fa parte di un piano per raggiungere un’economia energetica pulita al 100% e zero emissioni nette entro il 2050. A questo fine è previsto un decreto aggiuntivo «per conservare il 30% delle terre e delle acque americane entro il 2030» in linea con gli altri impegni del «30% entro il 2030» presi da altri cinquanta paesi nell’ambito del vertice «One Planet» all’inizio di questo mese. Secondo quanto riferito, Joe Biden e il suo team hanno in programma per oggi anche la revoca di un permesso transfrontaliero per la costruzione dell’oleodotto Keystone XL, annullando così un progetto resuscitato da Trump contro il volete degli abitanti e di ogni anima ambientalista Usa e non.

«QUESTI ORDINI ESECUTIVI porteranno sollievo ai milioni di americani che stanno soffrendo a causa di queste crisi – ha scritto Klain nel documento – il presidente eletto Joe Biden agirà fin da subito non solo per ribaltare i gravi danni dell’amministrazione Trump ma anche per aiutare il nostro Paese ad andare avanti».

Il promemoria di Klain arriva dopo che Biden ha svelato un imponente pacchetto di salvataggio economico per contrastare l’epidemia di coronavirus non solo a livello sanitario ma anche e soprattutto per le sue ricadute sul piano economico, da 1,9 mille miliardi, che aumenta i sussidi di disoccupazione, i prestiti alle piccole imprese e offre un nuovo round di assegni di stimolo.

Per l’approvazione del pacchetto Biden ha bisogno dell’appoggio, dei voti, del Congresso. Per gli ordini esecutivi, invece, basterà la sua firma che tutti attendono, il prima possibile.