Il manifesto affisso sui muri di Roma con cui CasaPound si appropria della memoria di Luigi Pirandello ha mandato su tutte le furie gli eredi del Premio Nobel. Gli ereidi ieri con un comunicato hanno diffidato «il partito politico dall’utilizzo dell’immagine dello scrittore per pubblicizzare qualsiasi tipo di evento o manifestazione». I discendenti del più noto autore della letteratura italiana moderna si riservano di agire al fine di «preservarne l’immagine e il pensiero da qualsiasi tipo di strumentalizzazione».

L’adesione di Pirandello al Partito nazionale fascista -dice la famiglia – «può essere compresa solo nel contesto culturale che si verificò» e «l’intera sua opera» dimostra «la non conformità a ideali come quelli di CasaPound».

Un analogo contenzioso anni fa aveva visto contrapporsi gli eredi del poeta Ezra Pound con l’organizzazione di “fascisti del Terzo millennio” che si è appropriata del suo nome.