Per quanto la giustizia brasiliana si sia rivelata capace di tutto, sarà davvero difficile insabbiare l’enorme scandalo legato alle rivelazioni del sito d’informazione «The Intercept» sulla Lava Jato. La gravità delle informazioni divulgate è tale che il Supremo Tribunale Federale si è affrettato a convocare per oggi due sessioni straordinarie della prima e della seconda sezione della Corte suprema.

E mentre il clan Bolsonaro ha già iniziato a tirare fango su Glenn Greenwald, il co-fondatore di «The Intercept», i legali di Lula non hanno dubbi: l’ex presidente brasiliano deve essere liberato. «I messaggi scambiati da Moro e Dallagnol – ha evidenziato l’avvocato Zanin Martins – dimostrano l’esistenza di «un legame fra giudice e pm del tutto illegale».

Tutto regolare, invece, per l’ex giudice Sérgio Moro, divenuto nel frattempo ministro della Giustizia nel governo di Jair Bolsonaro: nei messagi divulgati, ha scritto in una nota, «non si intravede alcuna anormalità o deviazione» dagli standard deontologici a cui è tenuto un magistrato. c.f.