I tempi sono altri e lo ska, anche quello più di frontiera e versatile, non se la passa tanto bene. Giuliano Palma ha deviato verso altri lidi, i Casino Royale, i Soledad e gli Africa Unite restano caposaldi di qualche generazione fa. Tutto remerebbe contro i Bluebeaters, nati in un sera di 25 anni fa all’Hiroshima Mon Amour, una mega band che doveva esibirsi in una sola data ma che invece ha attraversato un’epoca e oggi torna con l’album Shock!. Se esplose filtrando in chiave reggae/soul brani di ogni tipo, da Britney Spears a Bruce Springsteen, da Iva Zanicchi agli Zombies, permettendoci di rivalutare il senso delle cover band, da anni sono altro come dimostra questo disco. Alla voce c’è Pat Cosmo Benifei, è il primo album di pezzi propri, tutti in italiano, e troviamo una marcata propensione verso il pop, ma il carattere spensierato è il medesimo di sempre, spericolato e divertente. Tanti featuring, da segnalare i brani con Coez (Mamma perdonami) e Willie Peyote (Ancora un giorno) e l’artwork di Giorgio Di Salvo. Se mai si tornerà ai concerti con il pubblico libero di ballare, ci sarà da divertirsi. Magari solo per rivivere i vecchi tempi.
Gli «altri tempi» si tingono di fascinoso pop
Note sparse. Un album di brani inediti, una sorpresa il ritorno dei The Blue Beaters
Note sparse. Un album di brani inediti, una sorpresa il ritorno dei The Blue Beaters
Pubblicato 3 anni faEdizione del 4 novembre 2020
Pubblicato 3 anni faEdizione del 4 novembre 2020