Giuli tra tax credit e «Bianca»
Cinema Durante il Question time alla Camera il ministro della cultura è tornato sul tax credit, attaccando il mondo delle piccole e medie produzioni
Cinema Durante il Question time alla Camera il ministro della cultura è tornato sul tax credit, attaccando il mondo delle piccole e medie produzioni
Appena il giorno dopo la scelta di Vermiglio come film italiano che correrà per l’Oscar, il ministro della cultura torna sul tax credit attaccando il mondo cinematografico delle piccole e medie produzioni, reo di non essere abbastanza remunerativo. È accaduto ieri, durante il Question time alla Camera, dove Alessandro Giuli ha per giunta lanciato una stoccata a Nanni Moretti che con il suo discorso alle premiazioni di Venezia aveva allertato pubblico e addetti ai lavori sugli effetti nefasti della nuova legge sul cinema. «Non continuiamo così, non facciamoci del male» è la citazione «al contrario» dal film Bianca.
Il ministro ha poi fatto saltare sulla sedia gli esponenti del M5S citando le due misure a cui il Movimento è più legato: superbonus e reddito di cittadinanza. «Abbiamo il dovere di schivare due rappresentazioni estreme e false: che il tax credit possa diventare un superbonus per un mondo assistito da un reddito di cittadinanza cinematografico e, altro estremo, che il Mic abbia delle pregiudiziali ideologiche», ha affermato. Non si è fatta attendere la risposta da parte dei deputati 5S Anna Laura Orrico e Gaetano Amato: «Quello che più seriamente dovrebbe fare è ascoltare le categorie del cinema e il consiglio superiore del ministero che purtroppo per questo paese si trova a dirigere. Scoprirebbe che la riforma messa in piedi dalla leghista Borgonzoni, la stessa a cui Giuli non ha avuto il coraggio di togliere le deleghe sul settore, fa schifo a tutti perché uccide i piccoli del cinema e favorisce solo due o tre big».
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