Alcuni di loro partono che sono ancora dei bambini e arrivano che sono quasi uomini. Alle spalle un viaggio che può durare anche anni, ma soprattutto si lasciano dietro miseria, guerre, persecuzioni o violenze, familiari e sessuali. E in comune, oltre al destino, hanno anche un’altra cosa: sono tutti minori, spesso non accompagnati da un adulto che si prenda cura di loro. I più vulnerabili tra i vulnerabili: «I loro nomi sono James, Esther, Selim, Souleyman, Yasmine, Magdi, Youssouf, Abdo, Hamid e Yussif. Prima di «migranti sono soprattutto adolescenti con storie particolari, spesso molto difficili», scrive la ong Sos Mediterranée...
Europa
«Giovani naufraghi», la fuga verso il futuro dei minori non accompagnati
Un dossier di Sos Mediterranée. Le storie dei bambini tratti in salvo nel Mediterraneo dalla ong europea