Presentato ieri allo lo spazio Oberdan di Milano il video di Franco Leprino Viaggio al termine de ‘La Notte di Michelangelo Antonioni, ultimo atto di un’intensa tre giorni in ricordo di Giorgio Gaslini, che scrisse la colonna sonora per quel film di Antonioni del 1961 vincendo il nastro d’argento per le musiche. A poco meno di due anni dalla sua scomparsa (29 luglio 2014) il pianista, compositore, arrangiatore nonché protagonista della musica in tutte le sue sfaccettature e dimensioni è stato omaggiato nel capoluogo lombardo grazie all’opera infaticabile della moglie Simona Caucia e del musicologo Adriano Bassi, autore di un volume di studi sul Maestro che è stato presentato a Roma, sempre nella cornice delle manifestazioni «memoriali».

Nel capoluogo lombardo si è, infatti, tenuto un Weekend con Giorgio Gaslini. Incontri nella Musica Totale grazie alla collaborazione tra Fondazione Cineteca Italiana, Associazione Pietro Mongini ed Amici del Loggione del Teatro alla Scala che hanno reso disponibile per due giorni i loro auditorium. Sotto la direzione artistica di Bassi, attorno alla figura luminosa quanto ancora «problematica» di Gaslini si sono coagulate parole, musiche e visioni.

La lunga kermesse ha infatti visto, tra gli altri, la presenza e la testimonianza di studiosi e musicologi quali Maurizio Franco, Guido Michelone e Davide Ielmini, produttori come Flavio Bonandrini, compositori e direttori d’orchestra come Giuseppe Garbarino. Molto nutrita la presenza di musicisti di diversa estrazione e linguaggio che hanno ricordato attraverso le note Gaslini, rivisitando le sue composizioni: Enrico Intra, Bruno Tommaso, Gianluigi Trovesi, Gianni Coscia, Claudio Fasoli, Roberto Bonati, Gaetano Liguori, Arrigo Cappelletti, Gabriele Comeglio, Roberto Fabbriciani, Massimiliano Damerini, Francesca Olivieri, Luigi Bonafede più svariati organici (dal Quartetto «Flutes» all’Alfredo Ponissi Young Blood Special Edition).

La quantità ma soprattutto la qualità «intergenerazionale» dei musicisti presenti all’iniziativa testimonia come la lezione di Gaslini sia stata feconda e profonda. Ancora video e interviste hanno contribuito a ricordare una figura davvero unica e, per certi versi, insostituibile nel panorama sonoro italiano ed internazionale.
Il fine settimana milanese aveva avuto un prologo a Roma il 23 maggio con la presentazione all’auditorium dell’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi del libro di Adriano Bassi Giorgio Gaslini, non solo jazz (Eco editore, 2016). Erano presenti l’autore e, coordinati da Massimo Pistacchi, sono intervenuti lo storico Adriano Mazzoletti, i musicisti Bruno Tommaso (a lungo collaboratore di Gaslini) ed Enrico Pieranunzi nonché Simona Caucia Gaslini. Il testo ripercorre l’intera vicenda del pianista-compositore-didatta milanese, analizza a campione la sua produzione musicale e riporta numerosissime testimonianze. Un testo prezioso che amplia e completa un primo studio realizzato da Adriano Bassi nel 1986: alla tenacia operativa del musicologo si deve la manifestazione milanese nella sua dimensione vitale e contemporanea, lontana dall’agiografia.