La benemerita Cineteca di Bologna ha restaurato, editato in un dvd con Cinema Libero 3 film di Gianni Amico : “Noi insistiamo! Suite per la libertà subito “ (1964) sua prima esperienza di regia, è un film di montaggio (di Roberto Perpignani) in cui l’autore riesce a rendere cinematografiche delle immagini fotografiche in bianco e nero, sulle sofferenze subite dai neri sia nordamericani che africani, è diviso in tre parti , che seguono tre momenti della composizione di Max Roach, cantata da sua moglie Abbey Lincoln, We insist-Freedom Now Suite, su poemi di Oscar Brown jr. il trittico Preghiera, Protesta , Pace; “Appunti per un film sul jazz” (1965), film in qualche modo analogo al primo, è girato con la silenziosa Eclair Coutand (16mm) e il suono registrato in diretta col Nagra, condizioni che hanno permesso ad Amico di entrare nella jam session dei jazzisti e di amalgamarsi perfettamente con la loro musica, il film è racchiuso tra l’arrivo e la partenza dei musicisti dalla stazione di Bologna dove sono invitati a partecipare al VII Festival Internazionale del Jazz , ci sono le loro prove, le chiacchiere, un luna park , tra gli altri vediamo e ascoltiamo Gato Barbieri, Don Cherry, Steve Lacy e Mal Waldrom , Enrico Rava , qui il Cinephile Amico diventa Jazzphile; il terzo film è “Il cinema della realtà”” (1969) referto involontario della crisi di Rossellini nei confronti del cinema degli anni ’60, in cui Amico indaga sull’eredità e gli effetti del neorealismo sul cinema contemporaneo intervistando i protagonisti ( Rossellini , De Sica, Zavattini, Amidei, compare anche Visconti) i registi della generazione appena seguente (Antonioni, Rosi, Pasolini, De Seta) e i giovanissimi (Bertolucci, Bellocchio, i fratelli Taviani) , scrive nell’ introduzione Roberto Chiesi “ ..fra quelli che ascoltarono e rielaborarono a modo loro gli elementi più vitali e ‘utili’ della sua lezione (neorealismo, Rossellini) , didattica in particolare, ci fu sempre, con inalterata fedeltà, Gianni Amico; contenuto extra del dvd “ L’uomo Amico” un documentario di Germano Maccioni , da un’idea di Olmo Amico, con interviste inedite a Bernardo Bertolucci, Tatti Sanguineti, Stefano Zenni, Caetano Veloso, Gilberto Gil…Tutti ricordano Amico con passione, affetto e riconoscenza. In questi giorni ho riletto il bel libro “Gianni Amico” a cura di Olmo Amico, Fiorella Giovannelli Amico, Enrico Vincenti, prefazione Marco Giusti ed. Torino Film Festival (2002) E’ la storia appassionante di quest’uomo, che andrebbe riscoperto in tutta la sua opera, diviso tra la Liguria , il Brasile, Roma e il mondo, regista, sceneggiatore, cinephile, tropicalista , animatore culturale, appassionato di jazz ,raccontata dai suoi articoli e dai suoi tanti amici Giusti, Melani, Giuseppe e Bernardo Bertolucci, Brunatto , Aprà, Mereghetti, Rumma, Baratta, Rafele, Sartoris, Perpignani, Vigano, Pierre, de Fornari, Bagnasco, Nicolini, Padre Angelo Arpa, Caetano Veloso, Gilberto Gil , Enrico Rava, Paulo Cesar Saraceni e tanti altri. Un bellissimo libro per una grande persona. Da parte mia un rimpianto: aver saputo solo molti anni dopo che mi aveva cercata per “Le affinità elettive” ma era il 1977 e abitavo in una casa senza telefono, era preistoria, e purtroppo, non mi trovò.