La tregua yemenita è durata poco: 72 ore di relativa calma, comunque costellata di violazioni, prima che le bombe saudite tornassero a cadere sulla capitale Sana’a e la città di Taiz, oggi epicentro del conflitto in corso dal marzo 2015.

Il cessate il fuoco doveva servire, nelle intenzioni dell’Onu, a riaprire il dialogo tra le parti e a consegnare gli aiuti alla popolazione. Ma l’appello a prolungare la tregua mosso venerdì dall’inviato Onu Ismail Ould Cheikh Ahmad non è stato raccolto.

Ma non si muore solo di guerra: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità sono già 200 i casi di colera nel paese e 9 morti nella città costiera meridionale di Aden.