Il corpo è stato trovato sulla terrazza della sua tenuta alla periferia di Wolfhagen, a circa 20 chilometri da Kassel, nel nord dell’Assia, riverso in una pozza di sangue a mezzanotte e trenta di domenica. Walter Lübcke, 65 anni, politico della Cdu di Angela Merkel, da 10 anni alla guida del consiglio regionale di Kassel, e già deputato del parlamento dell’Assia, è stato ucciso con un colpo di pistola alla testa sparato da una distanza ravvicinata. Gli inquirenti escludono infatti che si sia trattato di suicidio. A nulla sono valsi i tentativi per rianimarlo, Lübcke è morto qualche ora dopo in ospedale. L’arma non è stata trovata, si indaga in ogni direzione.

«Era un costruttore di ponti» ha dichiarato il ministro-presidente dell’Assia, Volker Bouffier. Nel 2015, durante la crisi dei migranti, si batté per l’accoglienza dei rifugiati entrando in rotta di collisione con il movimento di destra di Pegida. In occasione di una manifestazione cittadina in cui si discuteva dei centri di prima accoglienza per migranti nel Land della Germania centro-occidentale, aveva fatto appello ai valori dell’accoglienza: «Chi non condivide questi valori può lasciare questo paese in ogni momento, se non è d’accordo. Questa è la libertà di ogni tedesco», una frase che gli era costata minacce di morte da parte dell’estrema destra..

Lübcke, che si occupava principalmente di trasporti, aveva raggiunto il limite di età per la pensione a marzo, ma aveva chiesto una proroga del suo mandato fino a settembre di quest’anno.