La Germania è in «recessione tecnica» ma anche limitata. Così la Bundesbank ieri, dopo l’analisi del Pil che nel terzo trimestre si preannuncia con segno negativo. «Una contrazione contenuta e temporanea dell’attività economica» spiegano gli esperti della banca centrale tedesca, secondo cui «il fattore decisivo resta la flessione continua nei comparti orientati all’esportazione» come si legge nel report che squaderna le criticità del made in Germany. «Gli indicatori anticipatori, attualmente, restituiscono scarsi segnali di una ripresa sostenibile nell’export e di una stabilizzazione del settore industriale» sottolineano a Francoforte, paventando il rischio che «il rallentamento si estenda ancora più ai settori orientati alla domanda interna». Ciò nonostante una “vera” recessione «non è prevista», almeno come «significativo, ampio e duraturo declino della produzione con gli impianti sotto utilizzati».