Il piano anti-Omicron del governo Scholz: d’ora in poi chiunque non sia completamente vaccinato o guarito entri in Germania da un’area ad alto rischio dovrà sottostare alla quarantena per 10 giorni salvo che non presenti il test negativo 5 giorni dopo l’ingresso. Inoltre da domani Francia e Danimarca saranno inserite nella lista degli Stati con alti tassi di infezione, così come Norvegia, Libano e Andorra. In pratica il giro di vite sarà esteso a tutti i Paesi confinanti eccetto il Lussemburgo.

Ma il vertice straordinario di ieri fra il ministro della Sanità, Karl Lauterbach, e i 16 governatori ha anche stabilito che non basterà più il tampone rapido ma servirà il test molecolare non più vecchio di 48 ore per tutti i maggiori di 6 anni. Nella risoluzione varata al termine del summit anche la richiesta dei Land di inserire fra gli Stati a rischio pure il Regno Unito.

«Rendere l’ingresso più sicuro ci aiuta a evitare che Omicron si diffonda rapidamente. Certo non possiamo impedirne la diffusione ma solo ritardarla. Tuttavia, più tempo passerà prima che prenda piede, meglio sarà» riassume Lauterbach per niente sollevato dalla riduzione dell’indice settimanale di contagio passato da 403 a 322.